BOLZANO. Non è una notizia da dare sotto Natale - quando gli animi dovrebbero essere lieti o comunque predisporsi alla letizia - ma l’Unione Nazionale Consumatori ci fa sapere che Bolzano - che vanta un’inflazione all’1,8% - si conferma la città con i maggiori rincari di tutta Italia, seguita a ruota da Milano e Genova. Il tutto tradotto in euro - che è poi quello che interessa - significa che alla fine dell’anno una famiglia media di quattro persone che vive a Bolzano si trova a dover affrontare una spesa supplementare di 1.007 euro, contro una media per l'Italia di 347 euro, quasi il triplo. A Milano - la stessa famiglia - ne sborsa 619 in più, a Genova 582. E non è tutto. Il Trentino Alto Adige - sempre secondo i Consumatori - guida anche la classifica delle regioni più costose (sempre in termini di spesa aggiuntiva annua per famiglia di quattro persone), con una batosta pari a 811 euro all’anno. Segue la Valle d'Aosta - con 532 euro l’anno - e la Toscana, con 502 euro.

Un dato - quello di Bolzano - che ogni volta la Camera di commercio si trova a contestare: «Ricordiamo che il tasso di inflazione non fornisce informazioni su quale sia il prezzo di beni e servizi nel confronto assoluto, pertanto trarre la conclusione che Bolzano sia la città più cara d'Italia, o con i maggior rincari, non è corretta».

Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, va avanti per la sua strada. «L'Istat ha reso noto ieri i dati relativi all'inflazione dei capoluoghi di regione e delle regioni, in base ai abbiamo stilato la top ten delle città più care d'Italia e la classifica delle regioni più costose, in termini di aumento del costo della vita. Possiamo dire - alla fine del nostro studio - che Bolzano si conferma la città con i maggiori rincari. Seguita - come detto - da Milano e Genova. Rispetto alla media italiana, la famiglia media bolzanina deve dunque sopportare e supportare un'inflazione doppia - +1,8% contro una media di +0,9% -. E per una famiglia di quattro componenti il tutto si traduce in una spesa supplementare di 1.007 euro in più all’anno, contro una media per l'Italia di 347 euro, quasi il triplo».

Secondo lo studio dell'associazione consumatori, infatti, in testa alla classifica delle città più care, in termini di maggior spesa, si conferma Bolzano, con il picco dell'inflazione, 1,8%, equivalente a 1.007 euro. Al secondo posto Milano, dove il rialzo dei prezzi dell'1,2% determina un aumento del costo della vita, per una famiglia di quattro persone, pari a 619 euro e, terza, Genova, dove l'inflazione dell'1,3% comporta un aggravio annuo di spesa di 582 euro. Al quarto posto troviamo Trento con un aggravio di 561 euro ed al quinto Aosta con 843 euro (nell’infografica a lato è possibile leggere altri dati). E in testa classifica delle regioni più costose, in termini di rincari, troviamo ancora una volta, il Trentino Alto Adige, dove l'inflazione dell'1,5% si traduce per una famiglia di quattro persone, in una batosta annua di 811 euro. Segue la Valle d'Aosta, dove l'incremento dei prezzi pari all'1,1% implica un'impennata del costo della vita pari a 532 euro e, terza, la Toscana, dove l'inflazione dell'1,1% genera una spesa annua supplementare di 502 euro. Ma la lettura dei dati sull’inflazione - data dall'Unione Nazionale Consumatori - viene ogni volta criticata dalla Camera di commercio. « A giugno 2017 il confronto dei livelli dei prezzi dimostra che, su 40 prodotti rilevati di uso quotidiano, Bolzano è più conveniente di Innsbruck in 25 prezzi e in 19 prezzi più conveniente di Trento. Il buon andamento dell'economia rende l'Alto Adige una delle regioni con il più elevato livello di benessere in Europa e di conseguenza la popolazione vanta un potere d'acquisto elevato, il che si ripercuote sui livelli dei prezzi».

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