Bolzano: ragazza di 15 anni scappa dalla Romania, ritrovata a spogliarsi nei night

Il gestore «ingannato» dai documenti falsi: fuggita dalla Romania, trovata dai carabinieri



BOLZANO. Dopo avere litigato con la madre ha deciso di fare i bagagli e di lasciare la Romania per raggiungere l'Italia. «Armata» di documenti falsi la quindicenne si è poi recata a Bolzano dove per qualche settimana ha lavorato in un locale notturno come spogliarellista. Alla fine i carabinieri altoatesini sono riusciti a trovarla a Reggio Emilia, dove era arrivata da pochi giorni dopo avere lasciato l'Alto Adige. La minorenne è stata rispedita a casa. I gestori dei night pensavano fosse maggiorenne. L'allarme era stato lanciato oltre un mese fa dalla madre della minorenne fuggita di casa. La donna aveva spiegato alle forze dell'ordine romene della scomparsa della figlia di 15 anni. Ma dopo alcuni giorni la polizia locale aveva spiegato alla famiglia di non avere rintracciato la minore e che probabilmente prima o poi sarebbe tornata a casa. Ma la donna non si è arresa e ha avvisato i carabinieri di Bolzano. Secondo i genitori, infatti, non era escluso che la figlia avesse raggiunto l'Alto Adige dove la madre aveva lavorato l'anno scorso in estate. Per questo motivo i carabinieri del capoluogo altoatesino si sono immediatamente messi in moto per cercare la minorenne. Ed infine l'hanno trovata. La quindicenne, infatti, da qualche settimana era finita nel giro delle spogliarelliste e aveva lavorato in un locale notturno bolzanino. A riconoscerla è stato lo stesso gestore del night, sottolineando però che la ragazza aveva un documento che dimostrava fosse maggiorenne. Il passaporto, però, era falso e con molta probabilità era stato acquistato dalla 15enne già in Romania prima di fuggire da casa. Le spogliarelliste di solito rimangono in una città per qualche settimana e poi si spostano. E la giovane «professionista» sembrava avere imparato in fretta il mestiere e da alcuni giorni aveva lasciato il capoluogo altoatesino con delle connazionali per raggiungere un locale notturno di Reggio Emilia. A quel punto gli uomini dell'Arma hanno raggiunto immediatamente la città emiliana. Ed infine è proprio lì che l'hanno trovata. La minorenne è stata infine portata in caserma, identificata e poi rispedita a casa dai propri genitori che dopo oltre un mese hanno potuto riabbracciare la propria figlia. Entrambi i gestori di locali notturno non rischiano la denuncia, perché la minorenne era effettivamente in possesso di un documento falso che certificava la sua presunta maggiore età.

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