BOLZANO

Bolzano, rapinatori albanesi scarcerati per un cavillo giuridico

Entrambi erano stati condannati in contumacia, il primo a 5 anni di reclusione, il secondo a tre e mezzo per fatti avvenuti nel 2004. In assenza di appello la condanna era passata in giudicato e nel 2011 i due stranieri vennero arrestati dopo essere rientrati in Italia. L'avvocato Nettis ha ottenuto dapprima la riapertura dei termini per l'appello e poi l'annullamento della condanna per irregolarità del decreto di irriperibilità



BOLZANO. Due rapinatori albanesi che stavano scontando in carcere condanne ormai definitive per fatti avvenuti nel 2004 in Alto Adige, sono stati scarcerati in quanto la corte d'appello ha accolto un' eccezione dell'avvocato difensore Nicola Nettis che ha  rilevato la nullità del decreto di irreperibilità in base al quale , qualche anno fa, i due erano stati giudicati e condannati in contumacia.

Come già accennato i fatti sono avvenuti nel 2004. Dopo la rapina in questione i due erano riusciti a lasciare il nostro Paese per farvi ritorno solo sette anni dopo. In effetti furono individuati in Italia durante alcuni controlli ed arrestati per effetto della condanna definitiva.

L'avvocato difensore è riuscito dapprima ad ottenere dapprima la riapertura dei termini per essere ammessi all'appello (sostenendo  che i due non sarebbero stati messi al corrente della condanna) e poi l'annullamento della condanna in quanto all'epoca del processo di primo grado lo Stato non avrebbe effettuato tutte le ricerche possibili per rintracciarli anche in Albania non solo nel luogo di residenza ma anche eventualmente in quello di nascita. Insomma le norme iper garantiste italiane hanno portato all'annullamento di tutto il processo che ora dovrà iniziare da capo. Per fatti risalenti a 11 anni fa ed ormai, di fatto, prescritti.













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