BOLZANO

Bolzano, Trenitalia scommette sui regionali superveloci

I primi 6 in servizio da ieri sulle linee di Merano, Fortezza e Verona-Brennero. Il responsabile Cavazzana: «Sono stati attrezzati in funzione del Bbt»


di Alan Conti


BOLZANO. Trenitalia investe sul trasporto regionale e lo fa puntando sulla tecnologia con mezzi d’avanguardia.

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Da ieri sono in circolazione sui binari regionali sei nuovi elettrotreni chiamati «Jazz» con un design innovativo. L’azienda che li sviluppa è il gruppo industriale francese Alstom. Saranno utilizzati prevalentemente sulla tratta Bolzano-Trento-Rovereto-Ala-Verona.

Non sono, però, l’unica novità in arrivo da Trenitalia perché sette treni Etr 170 tritensione sono già in funzione ed altri sette arriveranno entro aprile. Anche qui siamo di fronte a quanto di più avanzato offra il mercato. Si tratta di treni predisposti per viaggiare con tensione da 3.000, 15.000 e 25.000 kilovolt. Il primo è il valore utilizzato sulle linee Rfi nazionali, il secondo su quelle austriache ed il terzo sarà installato nel tunnel del Brennero e nella futura linea Merano-Malles che da fine 2019 sarà elettrificata. Un investimento da 110 milioni di euro per 13 treni sostenuto da Trenitalia nell’ambito dei contratti di servizio con le due Province autonome. Anche a livello nazionale l’azienda si sta impegnando molto: sono circa 500 i nuovi treni da qui al 2020 per un totale di spesa di 4,5 miliardi di euro. Di fatto quasi tutto il materiale che si sposta sulle linee italiane è stato rinnovato.

Una scelta, dunque, che si inserisce in un quadro di sviluppo che sta interessando in modo particolare il nostro territorio. A confermarlo è il responsabile produzione della divisione passeggeri nella direzione provinciale di Trenitalia Antonio Cavazzana che organizza 158 treni al giorno per il trasporto di 45.000 persone in regione.

Numeri importanti. «In questo modo miglioriamo di molto il materiale a disposizione innovando i treni che offriamo. Siamo nel pieno di un’importante piano di sviluppo che si articola su più piani e che vede l’azienda molto impegnata. Avremo, infatti, un passo in avanti sul piano del comfort del passeggero e prestazioni migliori. In un sistema organizzativo molto stretto come è quello del coordinamento ferroviario guadagnare anche solo un minuto sulla percorrenza delle tratte è molto importante. Ogni nostro investimento, d’altronde, viene fatto nell’ottica di offrire qualcosa di più e di meglio ai passeggeri che serviamo».

Sul lungo periodo ci sono, inoltre, lavori pianificati che aiuteranno il trasporto sui treni. «Certo, penso alla Variante della Val di Riga che favorirà un cadenzamento più stretto verso Bressanone permettendoci di aumentare i treni in servizio. Oltre a quello va citata l’elettrificazione della linea Merano Malles e, guardando ancora più in là, la realizzazione del tunnel del Brennero e della galleria del Virgolo». Proprio quest’ultima avrebbe riflessi importanti per il capoluogo. «Permetterebbe di eliminare tutto il trasporto merci dalla stazione snellendo il traffico. È un’opera importante» continua Cavazzana.

Sono più che positivi, intanto, i dati sulla puntualità dei convogli regionali. Il 96,5% dei treni di competenza di Trenitalia che transitano su queste linee arrivano a destinazione con un ritardo massimo di 5 minuti. Aggiungendo al calcolo le cause di ritardo che non dipendono strettamente dall’azienda (per esempio i problemi infrastrutturali che possono accadere, gli impedimenti legati a treni di altre aziende oppure le disgrazie come i suicidi) il valore rimane comunque molto alto: arriva in orario il 93,5% dei convogli. Siamo ai vertici nazionali dato che solo il Friuli Venezia Giulia fa meglio. Un dato che è migliorato dell’1,6% rispetto alle rilevazioni precedenti. Il trend, insomma, è in miglioramento. «Siamo orgogliosi - chiude il responsabile - perché il nostro lavoro è finalizzato proprio all’offerta di un servizio che sia affidabile».













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