CASSA DI RISPARMIO, IL CASO

Brandstätter: «Non sapevo del conto della Lega da noi»

BOLZANO. Una normale operazione bancaria, «di cui sono venuto a conoscenza solo ex post». Gerhard Brandstätter, presidente della Sparkasse, torna sulla vicenda del «tesoro» della Lega e dei milioni...



BOLZANO. Una normale operazione bancaria, «di cui sono venuto a conoscenza solo ex post». Gerhard Brandstätter, presidente della Sparkasse, torna sulla vicenda del «tesoro» della Lega e dei milioni transitati nel 2013 su un conto della filiale milanese della Cassa di risparmio di Bolzano. La vicenda è stata ricostruita in un articolo dell’Espresso da ieri in edicola. Una inchiesta di Giovanni Tizian e Gianfrancesco Turano ripercorre le tracce di 20 milioni di fondi della Lega contesi nella guerra di potere che ha attraversato il Carroccio nel passaggio tra la guida di Bossi, Maroni e Salvini. L’operazione bancaria era stata seguita dall’avvocato della Lega Domenico Aiello, collega di studio di Brandstätter a Milano. Ma Brandstätter, all’epoca presidente della Fondazione Sparkasse, chiarisce: «La Lega ha aperto un normale conto bancario, con titoli, nella filiale di Milano. Sono venuto a conoscenza di questo fatto solo in seguito. Da quanto mi hanno riferito,, la cifra è notevolmente inferiore ai 20 milioni citati nell’articolo. Non si è trattato quindi di una operazione concordata da me con l’avvocato Aiello. Tengo anche a precisare che la collaborazione con l’avvocato Aiello consisteva nella associazione di studio a Milano, e solo a Milano, che nel frattempo è stata conclusa».

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