Cade in piscina, grave bambino di 9 anni 

Lo ha rianimato il medico d’urgenza, ora è a Innsbruck. La sorella di 7 - che voleva aiutarlo - è stata salvata da un cliente 


di Massimiliano Bona


COLLE ISARCO. Un bambino di 9 anni (li compirà a breve) è ricoverato in gravi condizioni alla clinica universitaria di Innsbruck. Ha rischiato di annegare - in base alla prime testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine e dai soccorritori - assieme alla sorellina di 7 anni mentre stava giocando (forse a rincorrersi) all’interno della zona wellness dell’Alpen Hotel Gudrun, un tre stelle di Colle Isarco, frazione di Brennero.

Verso le 15 un cliente ha raggiunto la piscina - che ha un’altezza massima di 1 metro e 30 centimetri - e si è accorto che la bambina era sott’acqua e faticava a riemergere. La piccola - che non sa ancora nuotare bene - pare si sia gettata nella vasca nel disperato tentativo di salvare il fratello più grande, in affanno dopo aver bevuto parecchio. Una volta recuperata la bambina è stata la volta del fratello. «La titolare dell’albergo - racconta un cameriere - ha chiamato immediatamente il 112 e sul posto è arrivato, nel breve volgere di qualche minuto, il medico d’’urgenza di Vipiteno».

Il ragazzino, definito in condizioni critiche, è stato rianimato e trasportato d’urgenza alla clinica universitaria di Innsbruck. Sul posto anche il servizio di assistenza spirituale che ha cercato di rincuorare la sorella di 7 anni, che non sapeva darsi pace per quanto era accaduto poco prima. Come spiega il titolare dell’albergo, Martin Maier, i due fratellini sono figli di una coppia di vicini pachistani. «Approfittando forse del cambio tra gli ospiti sono entrati per giocare e sono finiti accidentalmente in acqua. Prima è stata tirata fuori dall’acqua la piccola e solo in un secondo momento è stato notato il fratellino. L’acqua della vasca è bassa, un metro e trenta, quindi è davvero difficile capire cosa possa essere accaduto esattamente».

In serata sono arrivate le prime informazioni dalla clinica universitaria di Innsbruck: «I parenti mi hanno detto - continua il titolare dell’hotel - che il cuore non ha mai smesso di battere. Ora il ragazzino è in coma vigile ma confidiamo riesca a recuperare».

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