Capire al volo il nostro cane esercitando insieme l’empatia 

Nel gioco di incastri è fondamentale la predisposizione alla comprensione Sintonia, controllo degli atteggiamenti e pazienza nel costruire una relazione


di Luca Rauzi


BOLZANO. Coerenza e pazienza sono due capisaldi fondamentali nell’esercizio dell’educazione del cane. Sono concetti chiari e riconoscibili da tutti noi, anche se la coerenza non è solo quella del linguaggio, a cui riusciamo a prestare la giusta attenzione, ma è soprattutto la coerenza dei nostri comportamenti. Noi che usiamo un linguaggio verbale abbiamo maggiore facilità nel controllo delle parole e prestiamo minore attenzione agli atteggiamenti, che sfuggono facilmente al nostro controllo. Spesso la nostra attenzione è rivolta quasi esclusivamente alle azioni del cane ed è molto meno impegnata nei confronti delle nostre modalità.

A favore di una comunicazione efficace bisogna trovare il giusto equilibrio nell’uso dell’attenzione da distribuire tra le due parti. Ma vorrei sottolineare un altro aspetto che ritengo fondamentale nella relazione e nella comunicazione con il cane: la condivisione. Per ottenere le risposte desiderate da parte del cane dobbiamo prima di ogni cosa essere capaci di avere la sua attenzione. Questo dipende ovviamente anche dal cane, che può essere interattivo e disponibile in maggiore o minore misura. Fondamentali sono anche il senso e la chiarezza del nostro linguaggio e le motivazioni con cui riusciamo a stimolare il soggetto.

Ma c’è qualcosa di più: un filo invisibile che ci collega in tempo reale. Questo è un collegamento che, in alcuni casi, avviene spontaneamente, in modo naturale: è il gioco di incastri di una relazione. Solitamente bisogna invece impegnarsi per riuscire a trovare questo filo, e qui ci viene in aiuto la nostra capacità empatica, intesa come piena percezione dell’altro, per arrivare a quel reciproco sentirsi, che si sintetizza nella condivisione di quel preciso momento. Una modalità empatica significa predisposizione alla comprensione dell’altro, fondamentale per avvicinarsi, unirsi e condividere. Per andare in questa direzione dobbiamo allenare la nostra capacità di osservare e di essere intensamente nel presente, al fine di trovare i tempi giusti e le giuste modalità di espressione, che ci portano nel tempo a sintetizzare una comunicazione intensa in uno sguardo o in un cenno.













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