Caramaschi: ecco fatto, avremo la circonvallazione 

Il sindaco: «Trattative con il batticuore fino all’ultimo, poi la chiusura» Tommasini: «Una svolta: il capoluogo finalmente viene messo al centro»



BOLZANO. Alle ore 13 Caramaschi si rilassa: «Da settimane sogno sovrappassi e sottopassi, adesso è fatta». Le due giunte, provinciale e comunale, hanno approvato poco prima il protocollo di intesa sulle infrastrutture strategiche per Bolzano. Manca il passaggio negli organi della A22, poi la convenzione verrà firmata. Con determinazione Renzo Caramaschi ha contribuito a costruire l’operazione, incalzando il presidente Kompatscher, trovandone un partner convinto. Gli assessori, i tecnici, hanno fatto il resto. Il risultato è, riassume il sindaco, «che Bolzano avrà la sua circonvallazione, perché di questo stiamo parlando. In meno di dieci anni la città verrà alleggerita del traffico di passaggio, sia camion che auto. È un progetto organico». Su questo insiste Arno Kompatscher: «Non parliamo solo di nuove strade o ponti, ma di un concetto per la mobilità della città e dei dintorni che tiene insieme traffico veicolare, mobilità pubblica, biciclette. Non è un progetto solo per Bolzano, ci riguarda tutti». Su un miliardo di opere previste, Bolzano si impegna con 60 milioni (di cui 40 per il tram). La firma arriva a un mese dalle elezioni provinciali. «Non è uno spot elettorale, non sarò nemmeno sindaco quando arriveranno le inaugurazioni», dice Caramaschi, che rivela, «Non è stato facile, fino all’ultimo la Provincia era intenzionata a delegare alcuni costi ulteriori su Bolzano». C’è stato da sciogliere il nodo del tratto di A22 che si intende dismettere, grazie all’interramento del tratto cittadino, e che verrà utilizzato come circonvallazione interna. La Provincia pensava di farla diventare una strada comunale, con i pesanti costi di manutenzione. Se ne farà carico invece la Provincia. Solo pochi giorni fa è stato sciolto il nodo del sottopasso di via Roma e il nuovo collegamento in via Grandi. Il Comune ha insistito per inserire queste opere nel protocollo. La Provincia ha accettato, prevedendo i costi a carico del Comune. La trattativa si è chiusa con il 75% della Provincia e il 25% del Comune. Il vicepresidente Christian Tommasini ha seguito il piano insieme a Kompatscher e al collega delegato Florian Mussner: «È un successo sotto due punti di vista. C’è un piano di opere per Bolzano, finalmente mi permetto di dire, ma oltre a questo c’è un elemento politico: il capoluogo viene messo al centro della pianificazione provinciale, si esce dalla dicotomia città-campagna. Non era scontato, non lo è stato fino all’ultimo». Fino all’ultimo cioè ieri mattina quando, racconta Tommasini, «la delibera è stata approvata all’unanimità». È una svolta, riferisce l’assessora comunale alla Mobilità Maria Laura Lorenzini, «La città non ha mai avuto una simile occasione: ci sono le opere, i tempi e i titolari dei finanziamenti. Le responsabilità sono ben definite e nessuno potrà più dire “ma il Comune...” o “ma la Provincia...” Adesso ci si mette al lavoro». (fr.g.)

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