Carburante per razzi, Finmeccanica premia i «geni» del Rainerum

Nuova soluzione per superare i 200 metri di altezza Riconoscimenti per i ragazzi anche all’Expo e a Bruxelles


di Alan Conti


BOLZANO. Guardano decisamente lontano e mirano alto gli studenti del liceo Rainerum capaci di inventare un nuovo propellente che ha catturato persino l’attenzione di Finmeccanica. Serve, peraltro, un passo indietro per capire come si è arrivati a questo traguardo. Lo scorso anno sei studenti hanno seguito un progetto di chimica coordinato dalla docente Martina Bodner. Si tratta di Ludovico Cibien, Davide Gandini, Matteo Polita, Lorenzo Zanna, Marco Poletti ed Elia Chiusa. «A loro interessava studiare il fenomeno delle esplosioni così ci siamo concentrati su quello che, in piccolo, poteva essere alla nostra portata».

Il settore è quello del «razzimodellismo»: veri e propri lanci di piccoli shuttle in tutto e per tutto simili a quelli reali. «Qui è importante studiare qualcosa che sia in grado di spingere il più in alto possibile il modellino. Così abbiamo creato una composizione chimica di polvere nera e solfuro di zinco. Bene, con questo tipo di chimica i razzi raggiungono tranquillamente un’altezza che supera i 200 metri. Di per sè una bella innovazione».

Lo scorso venerdì, come detto, Finmeccanica ha voluto premiare questi ragazzi all’interno di una cerimonia organizzata all’Expo. Il tema centrale era quello dell’innovazione e i giovani bolzanini hanno colpito per originalità e valore scientifico. «Il nostro gruppo - ha spiegato Mauro Moretti, amministratore delegato di Finmeccanica - investe ogni anno un miliardo e mezzo di euro in ricerca e sviluppo coinvolgendo 13 mila ingegneri. La capacità di essere creativi va premiata e incoraggiata. Di fatto si tratta del nostro futuro che si cimenta con l’innovazione. «Le idee sono la strada per permetterci di rimanere competitivi con il resto del mondo e con gruppi che hanno più risorse di noi».

Il riconoscimento di Finmeccanica, seppur prestigioso, non è l’unico incassato da questi studenti. La classe, infatti, ha partecipato anche al concorso indetto dalla Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche di Milano. «I giovani e le scienze» é il titolo di una competizione che ha visto i bolzanini uscire vincitori con la possibilità di accedere all’esposizione internazionale di settore organizzata a Bruxelles. «Una grande opportunità - continua Bodner - perchè in luglio abbiamo portato questi ragazzi al cospetto di quanto di meglio possa offrire l’Europa nel campo dell’innovazione. Siamo al massimo livello possibile». Intanto non si escludono applicazioni anche interessanti del nuovo propellente. «Si può pensare di usarlo anche a scuola per studiare il moto parabolico e il concetto di velocità di reazione. Costa meno di altri propellenti ed è più facile da elaborare». Il pensiero corre anche ai fuochi d’artificio: per continuare a guardare in alto.

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