Case invase dalle cimici Insetti anche nel risotto 

Alcuni residenti di via Alessandria sono esasperati e non sanno più cosa fare Giardineria comunale al lavoro, almeno per alleviare i forti disagi



BOLZANO. I forti disagi evidenziati dagli abitanti di alcuni caseggiati di via Alessandria, a seguito della presenza in casa di centinaia di «cimici dei pini», sarà di difficile soluzione, almeno a breve scadenza. Dopo il comunicato ufficiale dell’altro giorno da parte dell’amministrazione comunale, ieri anche altri esperti della giardineria comunale hanno confermato l’impossibilità di interventi radicali ad effetto immediato. Le norme in vigore, in materia di tutela ambientale, non danno infatti la possibilità di intervenire con forme di disinfestazione.

Ricordiamo che il problema è stato evidenziato in diversi appartamenti (ma non in tutti) del caseggiato ai civici 25/A e 25/B di via Alessandria. Come detto non si tratta di una situazione generalizzata. Alcuni appartamenti che si affacciano su via Bari non sono interessati dal fenomeno. Esattamente come avvenuto già tre anni fa, sempre in occasione dell’arrivo delle prime ondate di caldo estivo. Al momento una soluzione concreta non c’è anche perchè gli esperti hanno confermato che non c’è alcun pericolo sanitario.

Gli insetti in questione, infatti, sono innocui anche se brutti da vedere e maleodoranti in caso di abbattimento con schiacciamento. Nessun pericolo, dunque, ma il disagio provocato a tutte le famiglie interessate è notevole.

Proprio ieri una signora si è accorta appena in tempo che gli insetti erano finiti addirittura nel risotto che stava cucinando e che avrebbe servito in tavola qualche minuto dopo. La situazione, dunque, è quasi invivibile perchè in pochi secondi questi insetti si infilano ovunque, nella biancheria, sotto le tovaglie e anche nel piatto del cibo. La giardineria comunale di Bolzano ha però le mani legate a seguito delle disposizioni ambientali in atto con il piano d’azione nazionale del settore. Lo stesso piano e i vari regolamenti e le varie direttive europee hanno imposto ormai da diversi anni una nuova impronta e una nuova filosofia nell’approccio dell’intervento nell’ambito della gestione ambientale. Si è così sviluppato il concetto di “naturale” come tutta una serie di operazioni e di prodotti totalmente atossici. Dunque anche in questo caso l’utilizzo di sostanze chimiche in grado di eliminare le migliaia di cimici che hanno invaso parte del palazzo di via Alessandria non è ammesso. Si tratta a questo punto per lo meno di individuare interventi non impattanti in grado per lo meno di alleviare i disagi .

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