Caso Podini, Pasquali sotto accusa

Commercianti: azione dubbia. Duzzi: l’assessore mi ha raggirato


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Mi hanno raggirato: se l’assessore Pasquali e l’architetto Nicoli vogliono concedere la licenza edilizia al gruppo Podini per realizzare il centro commerciale, lo dicano chiaramente». Dado Duzzi spara sull’assessore e i commercianti sono sul piede di guerra. All’origine dello scontro c’è ancora una volta il progetto per la realizzazione di un centro commerciale in via Galilei. Il gruppo Podini, proprietario dell’immobile al civico 20 che ospita Eurospar e Sorelle Ramonda, da anni punta ad unificare la vecchia cubatura con la nuova che sta per essere ultimata ai civici 22 e 24 (al posto del supermercato C+c). Obiettivo finora mancato, ma adesso uno spiraglio si è aperto e la cosa ha provocato la reazione durissima di Dado Duzzi, membro della commissione edilizia, e dell’Unione commercio.

Nell’ultima seduta della commissione infatti non è passato il progetto, ma un documento che gli addetti ai lavori considerano un passo decisivo verso il via libera al centro commerciale in via Galilei. Con sei voti a favore e uno contro (Tomada della Lega) è stato approvato un passaggio che facendo riferimento al giudicato su via Galilei, consente in linea teorica ai Podini di puntare al commercio al dettaglio. Esattamente quello che Duzzi, vicepresidente dell’Unione commercio, non voleva: «Nelle riunioni precedenti ho fatto di tutto per evitare il richiamo al giudicato per il nuovo immobile, visto che i giudici del Tar hanno detto chiaramente che il dettaglio è ammesso solo nel vecchio stabile (Eurospar e Sorelle Ramonda). L’averlo inserito spiana di fatto la strada al centro commerciale in via Galilei. Unificando vecchia e nuova cubatura si otterrebbero 13 mila metri quadrati di superficie: più o meno come il Centrum Famila».

Ma quello che Duzzi non riesce ad accettare è il modo usato: «Mercoledì alle 16.30 avevo una seduta del consiglio dell’Azienda di soggiorno di cui sono presidente e proprio per questo, prima di lasciare la commissione edilizia, ho chiesto per due volte se il progetto veniva approvato. Pasquali mi ha assicurato che la trattazione veniva sospesa e rinviata alla prossima seduta. Oggi (ieri, ndr) ho scoperto che sono stato raggirato e il riferimento al giudicato è stato approvato.

La gestione di questa vicenda è scandalosa: l’assessore Pasquali e l’architetto Nicoli lo dicano chiaramente se vogliono dare a tutti i costi la licenza a Podini e se ne assumano la responsabilità. Ma i giudici hanno detto e ribadito che nel nuovo complesso non si può fare commercio al dettaglio». Duzzi contesta anche il fatto che in commissione per un parere legale non è stato chiamato l’avvocato Marco Cappello, che ha sempre seguito l’iter della vicenda al Tar e al Consiglio di Stato, ma “un funzionario che era in ferie e che ha ammesso di non conoscere il caso e le diverse sentenze”.

Sulla vicenda scendono in campo anche il presidente dell’Unione Walter Amort e il direttore Werner Frick che annunciano preoccupati: «Seguiremo la vicenda con la massima attenzione». E avvertono: «Vanno rispettate le leggi: in zona produttiva il dettaglio è ammesso solo per certe categorie merceologiche come ad esempio, mobili, materiali edili e auto». Alle critiche Pasquali replica: «Non spetta a noi rilasciare le licenze commerciali: abbiamo detto solo che il dettaglio in via Galilei si farà nel rispetto della legge urbanistica e delle sentenze della giustizia amministrativa».













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