Castelrotto, la Provincia dice sì al nuovo impianto 

La delibera. Nell’esecutivo solo l’assessora Kuenzer ha votato contro, Vettorato astenuto Via libera allo studio di fattibilità per la cabinovia a collegare la zona Marinzen all’Alpe di Siusi


Maurizio Dallago


Bolzano. Cambio di rotta a Palazzo Widmann sulla nuova cabinovia a Castelrotto. Da anni quest’ultimo chiede un collegamento funiviario tra la zona di Marinzen e l’Alpe di Siusi. Un modo per mettere in connessione diretta il paese con l’area sciistica sull’alpe. «Sarebbe un volàno per l’economia turistica, ed un secondo approdo alle piste da sci, rispetto alla cabinovia che parte da Siusi», dicono in Comune.

Finora la Provincia pareva sempre orientata a bocciare il nuovo collegamento, su cui si erano espressi negativamente gli organismi competenti per l’ambiente. Questo fino a martedì scorso, quando nella seduta di giunta provinciale arriva la delibera «Ampliamento della zona sciistica Marinzen con collegamento alla zona sciistica Alpe di Siusi nel comune di Castelrotto». L’intenzione della proponente, ovvero l’assessora all’urbanistica e tutela del paesaggio, era quella di rigettare la proposta. Invece, accade il contrario. La delibera passa con il solo voto contrario della Kuenzer e l’astensione del leghista Giuliano Vettorato (Ambiente). A favore gli assessori Widmann, Schuler e Alfreider (tutti Svp) e Giuliano Bessone (Lega). Assente dalla seduta Achammer, Kompatscher e Deeg non hanno partecipato alla votazione.

Una scelta, quella dell’esecutivo, che ha tratto in inganno, sul momento, anche l’ufficio stampa della Provincia che fa uscire questo comunicato: «La giunta provinciale ha visionato oggi (16 aprile 2019) la presa di posizione presentata il 3 aprile dalla società funiviaria Marinzen Srl in seguito alla delibera del 26 marzo scorso con la quale aveva reso noti i motivi ostativi all’accoglimento dell’intervento integrativo presentato per l'ampliamento dell’area sciistica Marinzen a Castelrotto e il suo collegamento con l’Alpe di Siusi. La decisione adottata nella seduta odierna è il rigetto definitivo dello studio di fattibilità e delle due varianti accessorie (V1 e V2).

Alla base della decisione negativa vi sono ragioni legate all’ecologia del paesaggio, al traffico e motivazioni di natura socio-economica specificate nei pareri negativi espressi dal Comitato ambientale». Era quanto si proponeva Kuenzer. Poi la rettifica del comunicato. Perché, in effetti le cose erano andate diversamente. «In effetti sono stata l’unica in giunta a votare contro, visti anche i 4 pareri negativi del passato, adesso la società Marinzen Srl dovrà fare il progetto e presentarlo con la nuova trafila di legge e la giunta chiamata ancora a decidere», afferma l’assessora Hochgruber Kuenzer.

Che poi, infine, si chiede se in futuro - quando ci saranno sia l’impianto di Siusi che quello di Castelrotto - «non sia il caso di rivedere l’attuale sistema di orari che permette in alcuni momenti della giornata di salire all’alpe con l’auto».













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