BOLZANO. Incredibile. Esce Michaela Biancofiore e rientra Stefania Segnana. La Corte d’Appello di Trento ha terminato ieri sera il ricalcolo dei voti e il responso (ri)porta a Roma, sui banchi della Camera, Stefania Segnana, eletta sul proporzionale per la Lega in Trentino Alto Adige. Il partito, e ovviamente la protagonista, si augurano che le sorprese siano davvero finite anche perché la legislatura sta per partire. A questo punto Michaela Biancofiore (Forza Italia) depone la fascia di deputata «locale» e si assicura l’elezione alla Camera grazie al collegio di Piacenza. «Ma non voglio ancora dire nulla. Aspetto il verbale della Corte di Cassazione», commenta Biancofiore, «Ne abbiamo viste troppe in questi giorni. Mi dispiace solamente per la collega emiliana che è al secondo posto in lista, dietro di me, e che sarebbe stata eletta se io avessi avuto il seggio in Trentino Alto Adige». Con tutte le emozioni di cui stata protagonista, pare anche difficile chiedere un commento a Segnana: «In effetti non so più se ridere o piangere. In due settimane è accaduto di tutto. Per venerdì avevo acquistato sia i biglietti del treno che la prenotazione dell’albergo con le altre colleghe neo elette». Era successo che Fratelli d’Italia avesse rivendicato, ma il ricalcolo non l’ha confermato, un seggio in Calabria prima assegnato a Forza Italia. L’effetto Domino aveva tolto il seggio alle Lega in Trentino. Ma, appunto, il tutto si era messo in moto su un presupposto di cifre che non sono state confermate. Intanto ieri a Roma sono arrivati alcuni dei parlamentari della Svp per le procedure di registrazione in vista della seduta inaugurale di venerdì. C’erano la deputata Renate Gebhard, al secondo mandato, e i neo senatori Julia Unterberger, Dieter Steger e Meinhard Durnwalder, che hanno ricevguto il testimone degli ex senatori Karl Zeller e Hans Berger.