Commissariato da chiudere Bianchi e FI contro la Lega 

Il voto in Consiglio. Il sindaco di Laives difende il ruolo di Palazzo Ducale: funzione di controllo sul potere provinciale  Biancofiore: «Salvini non dice nulla?». Il capogruppo Vettori rivendica: «Siamo autonomisti. Questa è la linea di Milano»


Francesca Gonzato


Bolzano. La lega dice sì alla chiusura del commissariato del governo. il centrodestra si ribella al voto di giovedì in consiglio provinciale. Christian Bianchi alza la voce. Ma i leghisti rivendicano la propria decisione, presa insieme a tutto il consiglio provinciale, che ha approvato la mozione della Stf, astenuti solo il Pd Repetto e Nicolini del M5S. «Siamo pragmatici e autonomisti», spiega il capogruppo Carlo Vettori, «Il centrodestra porta avanti le sue solite tematiche, non mi stupisco». Ma Bianchi ricorda ai leghisti quanto il Commissariato del governo abbia un ruolo «speciale» per il gruppo italiano. Insomma, uno scontro vero. Vettori ricorda che la Lega nazionale in passato si è schierata per l’abolizione delle prefetture e dei commissariati del governo. Ma ora c’è Salvini a capo del ministero dell’Interno. I bolzanini sono stati richiamati dopo il voto di giovedì? Il commissario Maurizio Bosatra giovedì non è stato informato del voto. «Parla il capogruppo», così Bosatra.

Le reazioni

Nella mozione la Stf arriva a chiedere il trasferimento alla Provincia delle competenze del Commissariato del governo dopo una requisitoria contro il lavoro di Palazzo Ducale: «Spetta al Commissariato del governo vigilare sul rispetto degli obblighi di legge in materia di uso della lingua tedesca», accusa Sven Knoll, «ma il Commissariato del governo e le forze di polizia in pratica si attivano solo quando occorre garantire che la lingua italiana sia utilizzata in modo capillare in tutto il territorio della provincia». Christian Bianchi, possibile candidato sindaco a Bolzano di Lega e centrodestra, è infuriato: «Non attacco la Lega, ma tutto il voto in Consiglio. La nostra Provincia, proprio per la sua grande autonomia, non può arrogarsi il diritto di provincializzare tutto. Il rischio è quello di creare delle grandi distorsioni tra i vari poteri, come già accade. Ad esempio, il Tar di Bolzano, unico caso dove la Provincia nomina i giudici all’interno di questo organismo: così il controllore viene nominato dal controllato, con un grande rischio di non poter essere indipendente e neutro nelle scelte». Bianchi poi accusa: «È una totale falsità che in Alto Adige si parli sempre meno il tedesco. È esattamente vero il contrario». La deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore chiede l’intervento di Salvini: «Un tempismo straordinario, non c’è che dire, quello dei rappresentanti leghisti eletti nel consiglio provinciale dell’Alto Adige. Mentre il leader, il capitano, è impegnato in una encomiabile battaglia per il presidio dei confini e delle leggi italiane a sud e a nordest, i suoi a Bolzano ne cedono senza accorgersene il presidio sul territorio». Alberto Sigismondi (Forza Italia) rincara: «Spero che il voto leghista sia stato un eccesso di superficialità. Anni addietro la Svp ci aveva provato, ma trovò la granitica opposizione di tutte le forze politiche di lingua italiana. Demandare alla Provincia le competenze assegnate alle prefetture è sempre stato un obiettivo dei secessionisti più spinti». La mozione prevede una audizione in consiglio provinciale del prefetto Vito Cusmano. Richiesta semplicemente irricevibile, protesta Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore-Fratelli d’Italia), «Il potere del Commissario del governo è in Alto Adige insostituibile, essendo di collegamento fra Stato ed Autonomia. Senza il commissario del governo, la Provincia cadrebbe in una pericolosa autoreferenzialità». Enrico Lillo (Noi per l’Alto Adige) infierisce: «Sempre al motto di “prima gli italiani”, la Lega vota con la Svp e gli estremisti di destra tedesca per l’abolizione del commissariato del governo, istituzione che fa capo al ministro Salvini».

Le ragioni

A parte l’assenza (strategica?) di Massimo Bessone, i tre eletti leghisti difendono il voto oscillando tra ragioni autonomiste e profezia («tanto non accadrà nulla»). Così l’assessore Giuliano Vettorato: «È un tema di cui si è discusso mille volte e siamo allo stesso punto. Nulla da parte nostra contro il prefetto in carica e nessun disinteresse verso il gruppo italiano». Vettori assicura: «Questo voto non produrrà effetti, la prefettura non verrà chiusa». Ma siete favorevoli? «La linea della Lega è l’ abolizione delle prefetture».

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