Comune: ok al bilancio del 2019 

Il documento contabile pareggia sulla cifra di 386 milioni, di cui 142 per investimenti



BOLZANO. Terminato l’esame dei 63 documenti voto, il bilancio del Comune di Bolzano per l'esercizio 2019 (periodo triennale 2019-2021) è stato approvato ieri sera dal consiglio comunale con 22 sì, 14 no e tre astenuti.

Ad illustrarlo il sindaco Renzo Caramaschi assieme a Fabio Bovolon, direttore della ripartizione risorse finanziarie.

Soddisfatto il sindaco al termine di una maratona di quattro serate: «Le opere più importanti previste per i prossimi anni? Il risanamento di scuole come le Schweitzer e le von Aufschnaiter oltre alla progettazione del nuovo complesso scolastico di via Bari e agli interventi per il miglioramento della grande viabilità nella zona di Bolzano sud, partendo da via Grandi».

Positivo anche il giudizio del consigliere Claudio Della Ratta in genere piuttosto critico: «Sgravato dei debiti pregressi, il bilancio vede un maggior impegno nel sociale, cultura, quartieri, trasporto pubblico».

Il bilancio complessivo ammonta a 386 milioni e 351 mila euro (+0,8% rispetto al bilancio di previsione 2018). È composto, oltre che da partite di giro per 31.851.374,20 euro e anticipazioni di tesoreria per 20 milioni di euro, da spese correnti per 191.583.676,21 euro (-0,9%) e spese per investimenti pari a 142.916.370,40 euro (+5%).

Le previsioni della spesa corrente per macroaggregati vede il 43% della spesa, pari a 81,8 milioni destinato al sociale; il 28% pari a 53,8 milioni destinato al personale e il 24% pari a 46,3 milioni necessario per gli acquisti.

Per quanto riguarda le spese per missioni 39 milioni andranno ai servizi generali e di gestione, 8 milioni per ordine pubblico e sicurezza, 16,5 milioni per istruzione, 9,8 milioni per attività culturali, 9,5 milioni per giovani sport e tempo libero, 2 milioni per il turismo, 2,5 milioni per edilizia abitativa, 6 milioni per la tutela del territorio, 6 milioni per mobilità e trasporti, 76,7 milioni per politiche sociali, 10,2 milioni per sviluppo economico.

Le entrate sono date da trasferimenti dello Stato per 5,1 milioni (3,8 milioni per vecchia "esenzione Ici" e 1,3 milioni per accoglienza), trasferimenti della Provincia per circa 97 milioni (di cui 35,8 milioni ex pro capite - meno 700.000 euro rispetto allo scorso esercizio - e 51 milioni per servizi delegati).

Oltre che da entrate tributarie per 47,5 milioni (di cui Imi per 45 milioni) ed entrate extra-tributarie per 44 milioni, di cui vendita beni per 9 milioni (in prevalenza prodotti farmaceutici), servizi per 7,6 milioni (scuole materne 1,8, refezioni scolastiche 1,7 etc), gestione beni per 12,3 milioni (alloggi 1,4, parcheggi 2, etc), sanzioni 5,1 milioni (quasi esclusivamente multe stradali), dividendi 5,7 milioni, rimborsi e riscossioni per 4,5 milioni.

Gli investimenti sono coperti con mezzi propri per 95,8 milioni e contributi per 47,1 milioni.













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