Con Aias Bolzano si cancellano i pregiudizi e gli steccati

Bolzano. Dal 19 al 23 aprile si è svolto il tradizionale soggiorno di Pasqua per i ragazzi dell’Aias Bolzano Onlus che da 53 anni propone iniziative di aggregazione per il tempo libero a favore di...



Bolzano. Dal 19 al 23 aprile si è svolto il tradizionale soggiorno di Pasqua per i ragazzi dell’Aias Bolzano Onlus che da 53 anni propone iniziative di aggregazione per il tempo libero a favore di persone con diverse abilità. Il gruppo, composto da diciannove persone, cinque volontari e tre operatori dell’Associazione, ha alloggiato a Romeno, in val di Non. Tra giornate trascorse andando a cavallo e camminando lungo i sentieri della Val di Non e serate passate a ballare e cantare al karaoke, questi cinque giorni sono stati l’occasione per stare insieme e divertirsi. Numerose sono state le attività svolte alle quali i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo: la caccia alle uova, i laboratori creativi e le escursioni alle cascate ed al lago di Tret. «Le emozioni che si provano durante questi soggiorni - spiegano all’Aias - sono difficili da spiegare. Spesso si ha la sensazione di non percepire più quel confine che molte volte la società tende a mettere in evidenza tra “disabilità” e “normalità”. Quando ci si diverte davvero e si sta insieme, ci si rende conto che in fondo proviamo tutti le stesse emozioni anche se in modo diverso. È una cosa che si può sentire veramente solo se si fa questo tipo di esperienze». I soggiorni e le attività che l’Aias organizza con l’aiuto dei volontari, danno questa possibilità. Sono un’opportunità di crescita, offrono sollievo alle famiglie, ma rappresentano anche un arricchimento personale per i volontari. «In questi momenti si percepiscono calore ed energia e si ha la sensazione di far parte tutti di una grande famiglia». L’Associazione ricorda che in vista dei prossimi soggiorni estivi marini, sono aperte le adesioni per i nuovi volontari, info: attivita@aias-bz.it , 3518003006 .















Altre notizie

Assemblea

Amministrazione di sostegno: in Alto Adige 3.600 «fragili»

La direttrice Rigamonti: «Servono ulteriori finanziamenti provinciali per sostenere le associazioni e chi si rende disponibile ad aiutare gli altri». Il Tribunale di Bolzano conta più di 500 nuovi procedimenti l’anno 


Valeria Frangipane

Attualità