Con quasi 2.600 ingressi il Festival si beve la crisi

Ieri giornata oltre ogni previsione alla rassegna enologica in riva al Passirio Addirittura si sta pensando al modo per limitare o frenare, in futuro, gli accessi


di Ezio Danieli


MERANO. Nell’arco della giornata di apertura di ieri, una manciata meno di 2.600 entrate. Alla faccia della crisi: ieri mattina, già un'ora prima dell'apertura del Kursaal, c'era una lunga fila di gente in attesa sul tappeto rosso in corso Libertà. Grande ressa per l'apertura del Wine Festival, e poi gran folla all’interno, a tal punto che gli organizzatori sono stati costretti, in mattinata per due volte, a chiudere le casse per far defluire la gente. Poi la situazione si è via via normalizzata. Ma l'avvio del festival dell'eno-gastronomia, giunto alle 21esima edizione, è stato trionfale. Ieri pomeriggio, dopo le 16, sono stati registrati complessivamente 2.583 ingressi. Tantissimi. Lo scorso anno erano stati di poco superiori ai 2300 quindi l’incremento è del 10 per cento, un pelo di più anche.

Si diceva della crisi. Che non morde assolutamente questo settore che resta comunque di nicchia ma che continua a tirare in maniera impressionante. Almeno a giudicare da quanto si è visto ieri in riva al Passirio. Lo stesso organizzatore Helmuth Koecher ha ammesso: «C'è fin troppa gente: bisognerà studiare, per l'anno prossimo, qualche provvedimento in grado di frenare l'afflusso al Kursaal. Il primo pensiero corre ad un ritocco del prezzo del biglietto di accesso».

Prezzo che già ieri non era certo popolare: 85 euro per un solo giorno di entrata, quindi non certo alla portata di tutti. Ma gli 85 euro evidentemente non spaventano il popolo di appassionati che «trova modo - ha aggiunto Koecher - di trovare, proprio a Merano, il meglio della qualità sia dei vini che delle chicche della gastronomia».

Vini, appunto. Nel salone del Kursaal e nelle sale del Pavillon sono oltre 600 i vini in mostra. C'è di tutto del meglio della produzione sia italiana che straniera. E le degustazioni sono sempre affollate. Grande l'interesse per l'angolo dei Bordeaux francesi, come pure per la produzione altoatesina. E per Culinaria poi sotto il tendone allestito in passeggiata lungo il Passirio c'è il meglio della gastronomia con autentiche rarità che valorizzano il patrimonio italiano. Da L'Aquila terremotata è arrivato anche un esempio della ripresa dopo il terribile sisma: una ditta ha offerto ai visitatori della rassegna meranese i suoi prodotti tipici della pasticceria. Ma è solo un esempio dei tanti che si possono fare. Al resto pensano grandi chef “stellati” che propongono piatti che meritano di essere assaggiati.

Ma c’è anche la solidarietà. Il Wine Festival meranese è attento anche quest'anno alle esigenze di chi ha bisogno. Nell'angolo riservato all'Unicef vengono venduti all'asta quadri e oggetti vari (c'è anche la maglietta autografata di Totti) per finalità benefiche a favore dei bambini e dell'Associazione sclerosi multipla altoatesina; in più vengono vendute bottiglie di vino e i calici da appendere al collo per la degustazione (realizzati da Runggaldier) e altre iniziative destinate ad aiutare i terremotati dell'Abruzzo e dell'Emilia.

Lato negativo, la presenza di tanta gente in riva al Passirio che ha richiamato numerosi accattoni. I vigili urbani hanno intensificato i controlli e molti sono stati allontanati.

E il Wine Festival oggi replica dalle 10 alle 18. In serata dalle 22 alle 24 (sempre al Kursaal) torna l'evento dedicato al sigaro toscano. Nella sala Sixtus della Forst alle 17 presentazione della birra - pronte solo 100 bottiglie - seguendo la ricetta di Obama.

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