Contratti, la rabbia dei lavoratori 

Impiego pubblico. La Provincia stanzia solo 2 milioni per i rinnovi. Sindacati mobilitati: «Vogliamo il 10%, ci offrono un caffè al mese» Le richieste delle organizzazioni comporterebbero un budget di 100 milioni in più all’anno per gli stipendi: «Aprire le trattative, tolleranza zero»


Francesca Gonzato


Bolzano. Quando hanno visto la cifra prevista nella variazione di bilancio si sono infuriati (il disegno di legge è previsto oggi in commissione provinciale). I sindacati dei dipendenti provinciali attaccano la giunta. Chiedono di mettere sul piatto un aumento dei salari del 10 per cento «per adeguarli all’aumento del costo della vita, niente di più». Ieri la presa di posizione della funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil, Gs e Asgb.«Ora tolleranza zero sul blocco della contrattazione e il finanziamento inadeguato», annunciano. Partiranno le assemblee, i sindacati non escludono manifestazioni e altre forme di mobilitazione. Ritengono inaccettabile i due milioni previsti nel disegno di legge di variazione di bilancio. «Calcolati su tutti i dipendenti coinvolti equivale a un caffè al mese», protestano Angelika Hofer (Cgil), e Claudio Scrinzi (Cisl). Tra le sigle, anche Monica Murari della Uil.

Per il rinnovo del contratto di intercomparto del personale della Provincia, della Sanità, dei Comuni, delle Comunità Comprensoriali, delle Case di Riposo, dell’Ipes, delle Aziende di soggiorno e turismo di Bolzano e Merano i sindacati hanno chiesto un aumento salariale di non meno del 10 per cento. In aggiunta vi sono da rinnovare e finanziare i vari contratti di comparto, scaduti da diversi anni. Difficile fare una stima degli importi necessari, ha spiegato Andreas Dorigoni (Asgb), ma la partita può aggirarsi intorno a 400 milioni in tre anni. Si sono trovati solo due milioni e protestano: «Se non prevedi le risorse nella legge, non puoi aprire la contrattazione». Si sconta così, accusa Gianluca Moggio (Gs), «la politica dei rinvii della giunta provinciale: quando non rinnovi i contratti per 10-15 anni, 17 anni nel caso record, poi diventano molto alte le cifre per recuperare la forbice». Le organizzazioni sindacali hanno chiesto dal 15 novembre l’apertura del tavolo contrattuale per il rinnovo del contratto di intercomparto. Il direttore generale Alexander Steiner ammette: «Siamo consapevoli che la cifra stanziata non basterà».

Le cifre

Il personale interessato ammonta complessivamente a 42.777 persone.

12.210 lavorano nell’amministrazione provinciale in senso stretto, così suddivisi: 2.726 dipendenti amministrativi, 474 servizio strade, 2.372 scuole dell’infanzia, 1.579 formazione professionale, 515 scuole di musica, 552 collaboratrici all’integrazione, 3.012 personale amministrativo delle scuole.

Altre 9.224 unità rappresentano il personale docente delle scuole a carattere statale, 4.616 sono i dipendenti comunali, 3.324 i dipendenti delle comunità comprensoriali.Il personale della sanità ammonta a 10.109 unità, altri 3.035 dipendenti lavorano nelle case di riposo, 220 all’Ipes, 39 nelle aziende di soggiorno.

La protesta

I sindacati mettono in chiaro: «Le dichiarazioni del direttore generale della Provincia “niente panico, il capitolo di spesa verrà aumentato” non ci rassicurano . Il tempo dei se e dei ma è terminato, la giunta avrebbe dovuto già quantificare i costi e non nascondersi dietro la riattivazione dell’agenzia per la contrattazione».

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