Covelano, legnaia a fuoco Piromane ancora in azione

Altro rogo nella frazione di Silandro e spuntano le prove di un gesto volontario L’allarme è stato dato da un ciclista e da un vicino: danni gravi, nessun ferito


di Ezio Danieli


SILANDRO. Un nuovo incendio a Covelano, frazione di Silandro, di nuovo la paura, di fatto stavolta la certezza, che ad appiccare le fiamme sia stato un piromane, lo stesso che ha provocato i roghi dei mesi scorsi.

Ieri, nel pomeriggio, le fiamme hanno distrutto una legnaia in paese. Nessun ferito, grazie al rapido intervento dei vigili del fuoco volontari di Covelano, ma restano i danni e, appunto, la preoccupazione.. Stavolta, fra la cenere, sono state trovate quelle che sembrano le prove di un gesto volontario: una coperta, quasi carbonizzata e forse utilizzata per innescare il rogo, e dei piccoli pezzi di legno, anch’essi quasi inceneriti e anch’essi, disposti sotto la coperta, impiegati forse per facilitare l’avvio del rogo.

Per fortuna, il fumo che saliva dalla legnaia è stato visto subito da un vicino e da un ciclista che percorreva la ciclabile poco distante. Entrambi hanno lanciato l’allarme. I pompieri sono intervenuti e hanno estinto le fiamme in poche ore, ma non hanno potuto riportare la tranquillità in paese.

Nella serata e nottata del 17 marzo, due roghi avevano messo in allarme Covelano e sul doppio episodio si era presto allungata l'ombra di un atto doloso. Il primo dei due incendi aveva colpito il maso Kofler della famiglia Wellenzohn, fortunatamente disabitato e adibito a deposito di legname e attrezzi agricoli. Nessuno ferito o intossicato, ma ingenti si erano rivelati i danni alla struttura, già vittima di un incendio scoppiato il 25 febbraio.

Il secondo incendio aveva svegliato Covelano intorno all'1: le fiamme avevano avvolto la stalla della famiglia Pircher, vicino alla chiesa. L'edificio era stato distrutto e il fuoco aveva danneggiato i macchinari all’interno e costretto a trasferire gli animali custoditi. Anche su questo episodio si sono subito concentrate le indagini dei carabinieri della compagnia di Silandro.

Ma in Venosta la psicosi incendi è scattata anche con un allarme partito nella notte una settimana fa, con il fuoco scoppiato su un ponticello in legno, una rampa d'accesso a un fienile,













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