Cup intasato, Zerzer convoca i vertici 

Riunione d’emergenza per la valanga di proteste per le attese infinite. Situazione peggiorata dalla paura delle multe



BOLZANO. «La situazione è oggettivamente pesante: non pensavamo che ci sarebbe stata una valanga di telefonate da parte di cittadini che chiedono informazioni su cosa si deve fare per disdire una visita, evitando in questo modo di pagare i 35 euro di multa. Noi ritenevamo che l’informazione fatta in questi mesi fosse stata chiara e sufficiente. Invece, evidentemente, non è così e stiamo cercando di intervenire». L’Asl, in questi giorni, è subissata dalle proteste; ieri sera il direttore generale Florian Zerzer ha convocato una riunione con Luca Armanaschi, responsabile dell’Ufficio per lo sviluppo clinico e strategico dell’Azienda. Obiettivo: trovare una soluzione per fronteggiare l’emergenza, causata dalla paura delle multe che sta intasando il Cup, il Centro unico di prenotazione.

Da mesi, se non addirittura da anni, l’assessora uscente Martha Stocker annunciava l’introduzione di una multa, per chi non si preoccupa di disdire in tempo la visita specialistica prenotata. Cosa che in altrove - vedi il vicino Trentino - si fa da tempo. Ed è giusto che sia così, anche perché in questo modo si dovrebbero ridurre i tempi di attesa - spesso lunghissimi - per le visite specialistiche.

Finalmente dunque, dagli annunci si è passati ai fatti.

Il guaio è che a Bolzano il Cup è già oberato da centinaia di telefonate di chi vuole prenotare una visita specialistica.

Il Centro unico di prenotazioni, esiste in realtà solo per alcune specialità, con il risultato che uno deve stare a volte ore al telefono. Fa il giro degli ospedali della provincia, per chiedere se magari andando fino a Vipiteno invece che a Bolzano, la visita la avrà prima. A questa situazione - inaccettabile per una sanità che costa alla Provincia un miliardo e circa 300 milioni all’anno - si sono aggiunte ora le chiamate per avere informazioni sulle multe.

Per cercare di ridurre la pressione sul Cup, l’Asl invita a prenotare inviando una mail all’indirizzo prenotazione.bz@asdaa.it per una visita in convenzione oppure a lpi@asdaa.it per una visita privata. Ma chi ha poca dimestichezza con i sistemi digitali - e sono soprattutto anziani - dopo aver passato ore al telefono per cercare di parlare con un operatore, si mette in fila davanti allo sportello del Cup, a pianoterra dell’ospedale. Una situazione, a dir poco assurda.

È vero che, a fine febbraio, è annunciata l’assunzione di tre persone operative tra marzo e aprile. Poi a maggio sarà attivato il “contact center” che smisterà finalmente le telefonate su tutta la provincia. Ma adesso c’è bisogno di trovare una soluzione in tempi rapidi, per evitare che la prenotazioni di una visita specialistica diventi un incubo. «La troveremo», assicura Zerzer.(a.m)













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