Dall’Eritrea i dipinti della speranza 

Aster Tadesse, rifugiata in Alto Adige da due anni, espone le sue opere al Caritas Cafè


di Pierina Rizzardi


BOLZANO. Aster Tadesse, rifugiata eritrea arrivata in Alto Adige quasi 2 anni fa e volontaria della Distribuzione pasti S. Chiara della Caritas, è riuscita a realizzare un sogno. Dall’8 al 31 maggio i suoi quadri saranno infatti visibili al CaritasCafé, in via Cassa di Risparmio 1 Bolzano, una caffetteria aperta a progetti lavorativi temporanei e di volontariato, che si ripromette di sviluppare l'integrazione anche offrendo la possibilità di fare esposizioni d'arte nei propri spazi.

L'artista ha intitolato la sua prima mostra “Un pezzettino di me” con il sottotitolo in inglese “Be strong minded and always think that the impossible is possible”.

Nei dipinti su tela spesso vi è una donna forte e solare, tanto da vincere il buio, i colori sono quelli forti e contrastanti dell'Africa: il giallo, il rosso, il nero e il marrone, intensi blu, verdi accesi.

Sono quadri che esprimono l'anima dell'artista, la sua provenienza, la sua forza e la giovane età; trovandocisi di fronte, si comprende appieno il titolo della mostra, perché in ogni silhouette si legge come sia rappresentata lei stessa.

Sono figure fatte di getto, basate sul colore e simboliche, a volte quasi naif, perché l'esigenza primaria di Aster è usare la pittura come linguaggio di emozioni, le proprie.

Anche nell'unico quadro astratto, si può immaginare una immensa terra dall'alto, con fiumi liberi da argini, cretti e colori della sua terra natale.













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