BOLZANO. Tentato abuso d’ufficio. E’ l’imputazione con cui il sindaco di Castelrotto Andreas Colli è stato ieri rinviato a giudizio dal giudice Walter Pelino in relazione ad una lunga e controversa vicenda che ha portato, nel corso degli ultimi anni, ad una modifica della destinazione urbanistica di un terreno privato nella frazione di Roncadizza, a poche centinaia di metri da Ortisei. Il terreno in questione è di proprietà di Enrico Avesani, un imprenditore privato, che sostiene di aver subìto un notevole danno a seguito della delibera del consiglio comunale (del 22 agosto 2013) con cui venne modificata la destinazione d’uso del suo terreno situato in area produttiva a ridosso dell’area di un confinante che - al contrario di Avesani - ha avuto la possibilità di edificare anche oltre il dovuto, posto che alcune irregolarità sono state poi autorizzate successivamente in sanatoria. Il terreno di Enrico Avesani si trova tra la strada provinciale e l’edificio costruito dal confinante. Secondo l’ipotesi accusatoria, nella fase del rilascio delle concessioni edilizie, il Comune avrebbe preso alcune decisioni controverse che hanno via via alimentato una serie di cause legali in parte tutt’ora pendenti. A seguito della denuncia presentata da Enrico Avesani (patrocinato dall’avvocato Beniamino Migliucci) finirono sotto inchiesta penale due fatti: in primo luogo una delibera del consiglio comunale del 2009 in cui il terreno in questione venne confermato in zona produttiva ma in parte trasformato in zona verde, e poi una seconda delibera dell’estate 2013 con cui il Comune (dopo l’annullamento della delibera del 2009), insistendo nella volontà di trasformare il terreno in zona verde fece una nuova delibera che scorporava il terreno stesso dalla zona produttiva del piano regolatore. Ovviamente il terreno di Avesani subì una drastica riduzione di valore commerciale. Per la prima delibera (quella del 2009) ieri il giudice Walter Pelino ha assolto l’ex sindaco di Castelrotto Hartmann Reichalter per mancanza di dolo (“il fatto non costituisce reato”) mentre ha disposto come detto il rinvio a giudizio (per tentato abuso d’ufficio) dell’attuale sindaco Andreas Colli per la delibera del 2013 che fu approvata in totale assenza di motivazione. Proprio per questo fu anche annullata dal Consiglio di Stato. (ma.be.)

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