Delusione sui dividendi Alperia

Erano stati ipotizzati dieci milioni, se tutto va bene al Comune ne arriveranno tre per gli investimenti


di Giuseppe Rossi


MERANO. Per il secondo anno consecutivo il piatto piange al punto che a qualcuno viene il dubbio se la fusione Sel-Azienda energetica per le casse comunali sia stata una cosa conveniente. Il mese di maggio è sempre tempo di bilanci per le aziende, anche per i colossi dell'energia. E nel caso di Alperia, il colosso dell'energia nato ormai due anni fa con i Comuni di Merano e Bolzano che hanno conferito nella nuova azienda il patrimonio di Aew, pare che i dividendi in procinto di essere deliberati alla conclusione dell'esercizio 2016 non siano quelli che si speravano a fine 2014.

Nel 2015 il Comune di Merano ha ottenuto due milioni e mezzo, quest'anno in via ufficiosa al secondo piano del palazzo comunale si parla di dividendi intorno ai 3,2 milioni di euro. Ben poca cosa rispetto ai 10/15 milioni cui Aew aveva abituato il Comune di Merano negli anni della giunta Januth. Ma ben altra cosa anche rispetto ai proclami che la politica aveva fatto nel 2014, quando si stavano scrivendo gli accordi per la fusione. Oltre al bonus una tantum che Merano e Bolzano avrebbero ricevuto (si parlava di 12,5 milioni di euro ciascuno), per i primi cinque anni di vita di Alperia le due amministrazioni comunali avrebbero ricevuto dividendi variabili tra i 9 e i 10 milioni di euro. Ovviamente legati agli utili, che qualcuno, in maniera forse imprudente, aveva stimato in addirittura 100 milioni all'anno con risparmi dell'ordine di 48 milioni grazie alle sinergie create da Alperia rispetto a Sel e Aew viste separatamente. Al secondo anno di vita di Alperia i dividendi paventati, di ufficiale non c'è ancora nulla, si fermano a un terzo delle stime del 2014. Per fortuna che il Comune di Merano a quelle stime, verrebbe da dire oggi, non ha mai creduto, visto che negli anni gli assessori della giunta Januth prima, dell'amministrazione Rösch poi, non si sono mai lasciati tentare dal destinare parte dei dividendi alla copertura delle spese correnti. Gli utili, prima di Azienda energetica, di Alperia poi, sono sempre stati gestiti come investimenti o spese capitali, non andando così a influire sulla stabilità dei conti comunali. Se i dividendi c'erano si spendevano nelle opere pubbliche, se non c'erano gli investimenti venivano rinviati. Nel bilancio di previsione la giunta del sindaco Paul Rösch aveva previsto a gennaio dividendi per 4,65 milioni di euro e ora, se i dati ufficiali confermeranno i 3,2 milioni sarà necessario ritoccare il bilancio a fine giugno in sede di secondo assestamento. Paradossalmente l'unico partito di peso nella coalizione di maggioranza che di fronte a questo cambio di scenario in tema di dividendi può alzare le mani è proprio quello del sindaco, che nel 2014 non era presente alle trattative per la fusione. Svp e Alleanza per Merano invece c'erano, eccome.













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