Demolito l’ex «Cinema Concordia» 

Al suo posto Cooperdolomiti realizzerà un condominio con 22 appartamenti e 40 garage. La coop rifarà anche la piazza



BOLZANO. L’ultima proiezione risale a 13 anni fa: della prima vita del Teatro cinema Concordia di piazza Cristo Re oggi restano solo gli scheletri delle poltroncine di velluto rosso che spuntano in mezzo ad una montagna di macerie. Ieri le ruspe hanno ultimato la demolizione dell’edificio che ospitava il vecchio cinema da dove sono passati intere generazioni di bolzanini.

«Fra due anni - spiega Andrea Grata, segretario generale di Cooperdolomiti - lì ci sarà un condominio con 22 appartamenti e 40 garage (circa 4 mila euro al metro quadro netto calpestabile)».

Una storia infinita quella dell'ex Concordia, originariamente di proprietà dei padri Domenicani, ferma al 2005.

La prima idea era stata dei religiosi che volevano realizzare uno stabile con alloggi da destinare all'accoglienza. Un progetto però accantonato dopo lo stop arrivato dai giudici del Tar.

Nel 2012 il tribunale regionale di giustizia amministrativa ha annullato la variante al piano urbanistico comunale e bloccato la realizzazione di un edificio di 13 mila metri cubi accanto alla chiesa, accogliendo il ricorso del vicino condominio.

La partita era quindi passata dai Domenicani a Confcooperative e successivamente a Cooperdolomiti.

«Abbiamo recuperato - dice Grata - la cubatura dell'ex cinema per costruire “Casa Concordia” (la coop di abitazione è “Casa Concordia soc coop”: presidente Laura Scola, vice Flavio Zeni), un condominio con 22 alloggi di standard qualitativo molto alto (Casaclima A “nature”), già assegnati ai rispettivi soci. L’edificio si sviluppa verso vicolo Muri: ha un piano terra e poi cinque livelli residenziali».

Il nuovo condominio sorgerà in una zona di pregio di Bolzano, in quanto si trova dietro la chiesa di Cristo Re, a due passi da corso Italia, e praticamente difronte a piazza Tribunale.

Vista la delicatezza del luogo, Cooperdolomiti ha promosso un concorso di idee al quale hanno partecipato otto studi. Alla fine si è scelto il progetto "Area" - Architetti Associati, Roberto Pauro e Andrea Fregoni.

Lo stesso studio che curerà la realizzazione della nuova piazza Cristo Re: i costi di progettazione e costruzione saranno a carico della coop. La soluzione individuata è stata concordata con i padri Domenicani e con il Comune. L’obiettivo è quello di rendere più fruibile lo spazio che oggi è sottoutilizzato o meglio è utilizzato solo per cercare un parcheggio.

«Sono previsti - spiega Grata - un nuovo sagrato per la chiesa, uno spazio di verde ed un parcheggio a rotazione dal lato del portico commerciale. Il progetto dell’edificio e della piazza che comprende un collegamento pedociclabile verso via San Quirino, contribuirà a riqualificare tutta la zona».

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