Dentisti, a Bolzano sono più cari

La replica: «E' vero ma è conseguenza del costo della vita elevato»



BOLZANO. I prezzi per le prestazioni odontoiatriche praticate in provincia di Bolzano sono tra i più elevati in confronto a quelli di altri Paesi europei e altre zone vicine all'Alto Adige. E' quanto si legge in un comunicato diffuso ieri dal Centro tutela consumatori utenti di Bolzano. Un'analisi dettagliata di mercato evidenzia ad esempio che per un «trattamento di radice a due canali» il prezzo praticato in Alto Adige può variare da un minimo di 240 ad un massimo di 2400 euro. Complessivamente, comunque, i prezzi praticati dai dentisti in Alto Adige si confermano elevati.

Un'estrazione, ad esempio, in provincia di Bolzano costa 100 euro, contro i 90 segnalati in altre zone del Norditalia, i 75 richiesti in Germania, i 70 in Austria, i 40 in Croazia, i 35 in Ungheria e i 30 in Polonia. Il prezzo praticato in provincia di Bolzano è lo stesso segnalato in Svizzera. La ricerca di mercato effettuata dal Centro consumatori utenti pone comunque anche l'attenzione anche su un elemento positivo emerso: grazie all'offerta di condizioni più vantaggiose praticate da alcuni dentisti locali e a quella di vari studi medici residenti all'estero, si sta assistendo ad una maggiore concorrenza e quindi anche ad una dinamica dei prezzi più favorevole per gli utenti.

Trattando il prezzo delle cure sulla base, possibilmente di più preventivi, si può arrivare ad ottenere anche in provincia di Bolzano riduzioni di costi sino al 15 per cento. Il consiglio fornito dal centro tutela consumatori è quello di richiedere più piani di cura e più preventivi. «Disporre di una scelta di diversi piani di cura - si legge in una nota - può offrire uno sguardo d'insieme più preciso e può aiutare a trovare la cura più giusta».

Secondo il Ctcu «anche il mercato odontoiatrico locale non potrà non tenere conto della continua perdita di potere d'acquisto degli stipendi di tanti cittadini». Proprio sul fronte dei dentisti c'è però da rilevare la presa di posizione del vicepresidente dell'Albo odontoiatri della provincia di Bolzano. Si tratta del dottor Salvatore Rampulla che nella sostanza contesta l'impostazione stessa della ricerca e della verifica effettuata dal centro consumatori. «L'associazione consumatori non capisce che non siamo venditori di prodotti - dice - non vendiamo frutta o elettrodomestici da mettere a confronto sul mercato. Noi - puntualizza ancora il dottor Rampulla - curiamo i pazienti, non vendiamo un servizio. Ai pazienti offriamo tutta la nostra competenza scientifica, la nostra esperienza professionale».

Sulla stessa frequenza d'onda anche il presidente Georg Vesco che riconosce l'esistenza di onorari più alti in provincia di Bolzano. «Questo è indiscutibile - dice - ma non si può dimenticare che Bolzano è tra le città più care d'Italia. La qualità è elevata ma è più alto anche il costo della vita. E questo, inevitabilmente, si ripercuote su tutto anche sul nostro servizio». Secondo il dottor Vesco non è sono paragonabili i costi delle cure in Paesi low cost (come Ungheria e Polonia) ove gli stipendi medi sono un terzo di quelli italiani. Ma un consiglio il dottor Vesco lo fornisce. «Spesso viene sottovalutato che in Alto Adige i distretti sanitari pubblici offrono una odontoiatria di base di buon livello anche per le persone meno abbienti».

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