Diesel Euro 3: blocco a fasce orarie 

La giunta comunale ha approvato il Piano con le proposte anti-smog. Chieste più agevolazioni per cambiare le auto


di Antonella Mattioli


BOLZANO. L’ipotesi più soft prevede il blocco dei veicoli diesel Euro 3 a fasce orarie: dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 19; quella più hard il blocco totale. I divieti non riguarderanno le categorie economiche, primi tra tutti gli artigiani. È la proposta più importante e che fa discutere già da settimane, contenuta nel Piano antismog approvato ieri all’unanimità dalla giunta comunale. La misura dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno, probabilmente a gennaio, ma sulla data non ci sono certezze. Anche perché il Piano va ora discusso assieme alla Provincia e agli altri Comuni, in particolare Merano, Bressanone e Laives, dove si registrano concentrazioni di biossido di azoto sopra il valore limite annuale. L’obiettivo è quello di promuovere un’azione comune per ridurre l’inquinamento. Si calcola che i diesel Euro 3 in circolazione in Alto Adige rappresentino il 17% del parco auto.

Nuovi mezzi. Il divieto, nel caso in cui venga effettivamente introdotto, costringerà i proprietari dei veicoli più inquinanti a cambiare auto; ipotesi questa che sta già provocando polemiche e proteste. «Per questo - ha spiegato il sindaco Renzo Caramaschi - chiediamo alla Provincia di aumentare le agevolazioni a favore del rinnovo del parco macchine».

Tra le proposte contenute nel Piano c’è anche quella che prevede l’introduzione di un tutor per il rilevamento della velocità tra i caselli di Bolzano sud e Bolzano nord: tratto nel quale si vorrebbe imporre il limite dei 90 km all’ora.

La commissione. Se in giunta il Piano è passato senza problemi; la grana è scoppiata in commissione: i consiglieri della Svp Konder, Ramoser e Warasin hanno abbandonato la seduta in segno di protesta, contestando oltre ai contenuti anche la tempistica. «Non è possibile - dice il consigliere Claudio Della Ratta, pure lui molto critico - che il Piano sia arrivato in commissione dopo che la giunta aveva deciso tutto».

A22. L’autostrada è considerata una delle principali fonti di inquinamento di Bolzano, in particolare per quanto la zona intorno a ponte Roma e ad Aslago, per questo la speranza è quella di riuscire a spostare il tracciato sotto la montagna. «Sarebbe una soluzione risolutiva - ha detto il sindaco Caramaschi, principale sostenitore del progetto - ma l’attuazione è legata al rinnovo della concessione, visto che è da lì che dovrebbero arrivare i soldi per realizzare l’opera. Nonostante quello che sta succedendo a Roma in queste ore, l’operazione dovrebbe andare in porto: l’A22 però deve essere prima trasformata in società in house, condizione indispensabile per ottenere la concessione». Intanto, oggi, la giunta provinciale approverà la delibera da 55 milioni per un insieme di opere destinate a rivoluzionare la viabilità a Bolzano sud.















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