Direttiva lupi, Salvini ammette «Abbattimenti? No, non è vero»

Bolzano. Non basterà neppure la circolare di Matteo Salvini per abbattere i lupi in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. È lo stesso ministro dell’Interno, a dover ammettere la confusione e la...



Bolzano. Non basterà neppure la circolare di Matteo Salvini per abbattere i lupi in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. È lo stesso ministro dell’Interno, a dover ammettere la confusione e la strumentalizzazione del tam tam leghista sulla circolare firmata dal capo di gabinetto del suo ministero e inviata questa settimana ai commissari del governo di Bolzano e Trento. «Nessun abbattimento dei lupi, al massimo cattura e trattenimento», così Salvini. L'obiettivo del ministero dell'Interno, condiviso con il dicastero dell'Ambiente, spiega il Viminale, «è evitare allarmismi, controllare la diffusione della specie e mettere in sicurezza il bestiame». Si spegne così la vulgata di una circolare che avrebbe garantito ciò che viene proibito anche dal nuovo Piano Lupo - anche questa cosa non proprio vera- presentato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il quale ammetteva l’istruttoria di procedure in deroga solo in casi eccezionali, sotto il controllo di Ispra, nel rispetto della Direttiva Habitat. Esattamente la situazione che esiste in Italia dal 1997, ben prima del piano Lupo 2019 e ben prima della circolare Salvini. In sostanza su questo punto, come abbiamo scritto anche nei giorni scorsi, la situazione era rimasta identica a prima. Ma Movimento 5 Stelle e Lega sono su poli opposti anche su questo tema e Salvini ha cercato di “vendersela” lisciando il pelo al proprio elettorato. Dunque il ministero dell'Ambiente ha espresso ieri soddisfazione per il chiarimento arrivato da Salvini sull'intento della sua circolare a proposito dei lupi. Le fonti del ministero citate dalle agenzie auspicano che al più presto le Regioni approvino il Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia, ritenuta «l'unica vera risposta per la mitigazione e per la convivenza con l'uomo». Nel piano non sono previsti abbattimenti come misura gestionale e il ministro Costa ha sempre escluso questa strada ritenendo che «la convivenza con i lupi sia possibile» e che la strada sia quella di «una prevenzione attiva e diversificata dei possibili conflitti, che il nuovo piano contempla attraverso 22 diverse misure di mitigazione» con greggi o altri animali preda o di eventuali danni all'agricoltura. Anche la Lav nazionale non aveva abboccato alle sirene salviniane: «La circolare non prevede alcuna possibilità di uccidere i lupi e non dice nulla di più di quello che già si sapeva dal 1997. È solo un contentino “raccatta consensi” per il presidente della Provincia di Trento, Fugatti. Un atto formale, privo di contenuti che non siano già riportati nelle norme nazionali».















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