DISASTRO FERROVIARIO - CRONACAFrana su un treno in Val VenostaNove morti e 28 feriti, alcuni sono gravi

Bolzano. Una frana di 400 metri cubi di terra e larga 10-15 metri si è abbattuta intorno alle 9 del mattino sul treno regionale della Sad Merano-Malles, in transito tra Laces e Castelbello. Molto probabilmente è stata causata dall'infiltrazione d'acqua dovuta alla rottura di un tubo per l'irrigazione dei campi. Tutti i 39 passeggeri a bordo del convoglio sono rimasti coinvolti in modo più o meno grave, nessun incolume. Drammatico il bilancio dell'incidente che conta 9 morti e 28 feriti di cui alcuni in gravi condizioni. Il treno ha rischiato di finire nel fiume Adige ma fortunatamente è stato trattenuto da alcuni alberi. Immediati i soccorsi con medici, infermieri, psicologi, ambulanze ed elicotteri. La Protezione civile ha prontamente allestito nella zona una sede operativa. NUMERO VERDE D'EMERGENZA 800751751
FOTO I primi soccorsi e il recupero delle vittime VIDEO Le immagini dall'elicottero | Rottami tra gli alberi | Treno in bilico sull'Adige | Le immagni di una corsa AUDIO L'aggiornamento dei carabinieri | La testimonianza di un soccorritore LA MAPPA Del disastro


Andrea Iannuzzi e Andrea Magrini


Ore 20 - Tra le vittime anche una neomamma. Sono tutte storie di pendolari quelle delle nove vittime del disastro della Val Venosta. Come quella di Michaela Zoesch, 34 anni, di Prato allo Stelvio, che stava scendendo con il treno a Bolzano per andare dal suo bimbo nato prematuro e ricoverato da qualche giorno in una termoculla dell'ospedale. A scoprire il corpo senza vita è stato il fratello della vittima, volontario della Croce Bianca accorso sul posto con i soccorritori.

Ore 19.07 - La Procura apre un'inchiesta.
La procura di Bolzano ha aperto un fascicolo sul disastro ferroviario della val Venosta. Al momento non vi sono indagati. Le ipotesi di reato sono omicidio plurimo colposo, procurata frana e disastro ferroviario. Nel frattempo il procuratore capo Guido Rispoli ha assegnato l'incarico di compiere una perizia geologica a Rinaldo Genevois, un professionista di Padova che in passato aveva già stilato la perizia per disastro accaduto qualche anno fa in Val Badia, dove una funivia era crollata per uno smottamento. In quel caso, fortunatamente, non vi furono vittime.

Ore 17.45 - Per le forze dell'ordine al momento non risultano dispersi.
Allo stato attuale non risultano dispersi, almeno non ufficialmente. Lo affermano le forze dell'ordine, anche se il conto delle persone a bordo del treno non è certo, dal momento che gli abbonati salgono senza acquistare il biglietto a terra. Sono state centinaia sia per la polizia che per i carabinieri le chiamate di altoatesini che cercavano familiari, colleghi di lavoro e amici che avrebbero dovuto prendere quel treno oppure un altro in un orario simile. Si attende dunque la serata, per verificare il ritorno a casa di una serie di persone, ma al momento, come precisano sia polizia che carabinieri non c'è prova che ci sia qualcuno salito con certezza su quel treno e poi non ritrovato.

ore 17.30 - Tra i feriti anche due turisti stranieri.
Il governatore Luis Durnwalder rende noto che tra i i feriti del disastro ferroviario vi sono anche due turisti di cui al momento non si conosce la nazionalità. Sembra che siano le uniche due persone non altoatesine coinvolte nella disgrazia.

Ore 17.03 - Ultimo bilancio della Protezione civile: 9 morti e 27 feriti
. L'ultimo tragico bilancio dell'incidente ferroviario reso noto dalla Protezione Civile provinciale, riporta nove vittime e 27 feriti, due i dispersi.

Ore 16.57 - La solidarietà del presidente Berlusconi in volo per gli Stati Uniti.
"Vi porto la solidarietà di tutto il governo e del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, che è in volo verso gli Stati Uniti e ha voluto essere informato". Lo ha detto il ministro dei trasporti, Altero Matteoli, in una conferenza stampa nel municipio di Castelbello. "Ho parlato con Berlusconi che era in aereo e mi prega di esprimere tutta la sua solidarietà".

Ore 16.34 - I nomi delle nove vittime.
I nomi delle vittime del disastro ferriviario in Val Venosta: Franz Hohenegger, 1937 Silandro, Michaela Zoeschg, 1976, di Prato allo Stelvio residente ad Agumes, Regina Tschoell, 1937 di Lasa, Rosina Offner, 1974 di Silandro, residente a Tubre, Judith Tappeiner, 1990, di Silandro,  Francesco Rieger, 1943, di  Castelbello, Julian Hartmann, 1985, di Merano, Elisabeth Peer, 1988, di Silandro residente a Malles, Michaela Kuenz Oberhofer, 1992, di Martello. Tutti altoatesini, la più giovane
aveva 18 anni, i più anziani 73 e tutti residenti nella zona (Merano e Val Venosta). La diciottenne Michaela Kuenz Oberhofer era su quel treno per recarsi a sostenere l'esame della patente di guida.

Ore 16.26 - Vicinanza e cordoglio del presente della Camera, Gianfranco Fini.
Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha inviato un messaggio al Prefetto Fulvio Testi presso il Commissariato del Governo per la provincia di Bolzano. "Ho appreso con profondo sgomento la notizia del grave incidente ferroviario. Le invio, a nome mio personale e della Camera dei deputati, la più intensa vicinanza per quanto avvenuto, unitamente ai sentimenti del più profondo cordoglio che La prego di voler porgere ai familiari delle vittime. La prego, inoltre, di voler far giungere il mio più caloroso augurio di una pronta guarigione a quanti sono rimasti feriti nel tragico incidente".

Ore 16.20 - Riaperta al traffico la statale chiusa per i soccorsi
. Si stanno concludendo le operazioni di soccorso per il treno deragliato in Val Venosta. La centrale viabilità di Bolzano ha comunicato che è stata riaperta al traffico la strada statale, che era stata chiusa per consentire l'afflusso dei mezzi di soccorso.

Ore 15.52 - L'intero
Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige vicino ai familiari delle vittime. "Impossibile trovare le parole per esprimere lo sgomento di fronte ad una tragedia che colpisce così tante famiglie. Desidero manifestare a nome dell'intero Consiglio Regionale la vicinanza a tutti i familiari di coloro che sono stati coinvolti da questa dolorosa sciagura". Lo afferma il presidente del Consiglio Regionale, Marco Depaoli, esprimendo a nome dell'intero Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige "il profondo cordoglio" per le vittime del grave incidente.

Ore 15.44 - Le condoglianze del presidente del Parlamento europeo Buzek.
Il presidente del Parlamento Europeo Jerzy Buzek ha inviato le sue condoglianze alle famiglie delle vittime dell'incidente ferroviario nelle vicinanze di Merano. "Sono appena stato informato del tragico evento che ha colpito l'Italia". "In questo momento di grande dolore per il mio Paese (la Polonia, ndr), invio le mie condoglianze alle famiglie e agli amici di coloro che hanno perso la vita in questo incidente ferroviario. Auguro una pronta e completa guarigione a chi è rimasto ferito. Colgo inoltre l'occasione per esprimere la mia gratitudine ai soccorritori che sono riusciti a limitare il numero delle vittime di questo disastro".

Ore 15.39 - Identificate dai parenti 4 delle nove vittime
. Sono stati identificati con certezza, riconosciuti da parenti, quattro dei nove morti del disastro ferroviario. Lo rende noto il dirigente del commissariato di Merano, Cinzia Cellucci della Polizia di Stato, che si sta occupando del coordinamento dell'ordine pubblico. Per altre quattro vittima l'identificazione è avvenuta al momento solo tramite documenti. Per l'ultimo resta ancora il dubbio sull'identità.

Ore 15.21 - I feriti al momento sono 28. I feriti al momento risultano 28 e i passeggeri che sarebbero stati sul treno 39, ma su questa cifra non ci sono certezze, dal momento che sulla linea salgono spesso molti abbonati. Il conto dunque, approssimativo, è stato fatto grazie a un bigliettaio, che aveva effettuato i controlli poco prima della tragedia.

Ore 15.00 - Il governatore del Trentino Lorenzo Dellai esprime cordoglio al presidente della Provincia di Bolzano Durnwalder e offre ogni aiuto possibile per i soccorsi.
"Sincero cordoglio" è stato espresso dal governatore del Trentino Lorenzo Dellai "a nome dell'intera Giunta provinciale e di tutti i trentini, nonchè nelle sue vesti di vicepresidente della Regione autonoma Trentino Alto Adige" al presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder per le vittime della tragedia in val Venosta. Dellai ha ribadito che, qualora potesse essere utile, tutte le strutture competenti del Trentino sono pronte ad affiancarsi a quelle altoatesine nelle operazioni di soccorso. "In occasioni come questa gli amici non possono che stringersi gli uni agli altri. Partecipiamo al dolore dei parenti delle vittime della tragedia esprimendo al tempo stesso la nostra sincera vicinanza alle istituzioni della provincia di Bolzano e a tutti i cittadini della val Venosta e del meranese, oggi così duramente colpiti".

Ora 14.57 - Nove vittime recuperate e 3 o 4 ancora dispersi.
Nove i morti recuperati  e tre o quattro ancora mancano all'appello (ufficialmente dispersi). Tra quelli ancora da recuperare ci sono una mamma e il bambino, che comunque sono dati per morti.

Ore 14.53 - I controlli di sicurezza sulla scarpata effettuati un anno fa.
I controlli per la sicurezza sulla scarpata dove viaggiava il treno deragliato erano stati eseguiti un anno fa. Lo rende noto l'assessore altoatesino ai Trasporti Thomas Widmann, a margine di una conferenza stampa. "La scarpata era stata controllata tutta ed erano state fatte delle verifiche per la sicurezza. E' stata proprio una fatalità. Sarebbe bastato che il treno fosse passato una manciata di secondi prima che la tubatura si rompesse e sarebbero tutti salvi".

Ore 14.50 - Il governatore
Durnwalder: "Quattro dispersi". Ci sarebbero quattro persone disperse dopo la tragedia del treno. A riferirlo, a margine di una conferenza stampa, il governatore Luis Durnwalder. Tra i quattro dispersi ci sarebbero anche una mamma con un bimbo piccolo

Ore 14.46 - Il presidente dell'ordine dei geologi: " La frana può effettivamente essere stata causata da una perdita del sistema di irrigazione".
Secondo Pietro de Paola, presidente dell'ordine dei geologi italiani potrebbe essere dovuto effettivamente a una perdita di un sistema di irrigazione lo smottamento in Val Venosta. "L'ipotesi è plausibile, questi fatti accadono per un uso dissennato del territorio". "Mi è capitato di vedere bacini idrici posti in cima a collinette franose. In questi casi basta una perdita, un'infiltrazione nel terreno, che si genera una frana. Sono situazioni di rischio che vanno evitate anche perchè le caratteristiche di 'tenuta' di un terreno sono condizionate da una serie di variabili, come la pendenza, la permeabilità, la composizione più o meno argillosa. Questo dovrebbe consigliare maggiore prudenza nell'uso del territorio."

Ore 14.39 - Il cordoglio del
vice presidente del Senato Vannino Chiti. "Esprimo il mio cordoglio per le vittime della tragedia ferroviaria avvenuta in Val Venosta. In questo momento di dolore voglio rivolgere la mia affettuosa vicinanza ai parenti delle persone scomparse e a quanti sono rimasti feriti nel tragico incidente, a loro va il mio augurio di pronta guarigione". Così il vice presidente del Senato Vannino Chiti.

Ore 14.33 -  Salvo per puro caso uno dei controllori in servizio sulla linea.
Si è salvato per puro caso uno dei controllori in servizio sulla linea dove il treno è deragliato. L'uomo, secondo quanto riferisce l'assessore provinciale ai Trasporti, Thomas Widmann, avrebbe cambiato all'ultimo il treno. Sarebbe sceso dal convoglio finito poi sotto la frana proprio a Laces, due minuti prima della tragedia.

Ore14.30 - Di Merano il macchinista.
Il macchinista morto nel deragliamento del treno colpito dalla frana è Julian Hartmann, 25 anni, di Merano.

Ore 14.26 - E' stata una frana di 400 metri cubi da investire il treno.
Si è trattato di una frana di 400 metri cubi ad investire, facendolo deragliare, il treno in Val Venosta. Lo ha detto il capo dei geologi della Provincia di Bolzano Ludwig Noessing. "Data la massa relativamente notevole dello smottamento l'impatto ha sviluppato un'energia notevole". La frana aveva una larghezza di 10 - 15 metri. Si è trattato di una frana di superficie, causata da infiltrazioni d'acqua". Noessing ha confermato che all'origine del movimento franoso potrebbe essere stata la rottura di un tubo per l'irrigazione. "A monte del posto della disgrazia  non ci sono infatti corsi d'acqua o invasi".

Ore 14.19 - La maggioranza dei passeggeri erano pendolari.
Il governatore Luis Durnwalder spiega: "A bordo del treno c'erano più che altro pendolari. Si è trattato di una disgrazia imprevedibile". Al momento si esclude che vi fossero scolaresche. Non si hanno notizie del condutture del convoglio.

Ore 14.17 - Le salme composte nella cappella mortuaria dell'ospedale di Silandro.
Le salme recuperate sono state composte nella cappella mortuaria del vicino ospedale di Silandro.  Sul posto sono giunti gli operatori del soccorso psicologico per assistere i familiari. Per i soccorsi sono intervenuti 150 operatori.

Ore 14.16 -  Bertolaso chiama il
governatore Durnwalder. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso ha telefonato al governatore Luis Durnwalder per mettere a disposizione i mezzi della protezione civile per il disastro ferroviario della Venosta. Durnwalder ha riferito che Bertolaso ha espresso il proprio cordoglio per i passeggeri morti nella disgrazia.

Ore 14.15 - Napolitano invia un messaggio al presidenre della provincia
Durnwalder. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder. Il capo dello Stato ha espresso solidarietà ed affettuosa vicinanza a Durnwalder, ai familiari delle vittime la sua commossa partecipazione ed ai feriti gli auguri di una pronta guarigione.

Ore 14.03 -  Il cordoglio e le preghiere del
vescovo Karl Golser. "Profondamente colpito dalla notizia del disastro ferroviario a Castelbello", il vescovo Karl Golser esprime tutta la sua partecipazione ai familiari delle vittime."La speranza cristiana dona forza proprio nei momenti di dolore". "Che la fede pasquale nella risurrezione possa donare a tutti conforto e sostegno".

Ore 13.53. Bilancio della Provincia.
Erano 37 le persone a bordo del concoglio colpito dalla frana, compreso il macchinista. I morti sono 9 e 28 i feriti di cui 7 gravi. Lo riferisce il governatore Luis Durnwalder in conferenza stampa, specificando che sono state contate due volte sia le vittime che i feriti. I medici parlano di fratture al bacino, alle gambe, di traumi toracici e di traumi cranici per i feriti più gravi. Di escoriazioni e ferite lacero contuse per i meno gravi.

Ore 13.40 - Recuperato il corpo di una mamma con figlioletta.
Recuperata una mamma insieme con la sua bambina di Lana, paese vicino a Merano.

Ore 13.34 - Bilancio provvisorio: 11 morti, 28 feriti di cui 7 gravi.
Il bilancio, purtroppo non definitivo, del disastro ferroviario di Castelbello è di 11 morti, tra cui 3 o 4 giovanissimi, e di 28 feriti. Sette di questi versano in gravi condizioni. Lo ha riferito il governatore Luis Durnwalder. "Potrebbe esserci ancora qualcuno sepolto nel fango". "Tutti i 39 passeggeri che erano a bordo del treno o sono morti o sono rimasti feriti".

Ore 13.29 - Istituito il numero verde emergenza
800751751. E' stato istituito un numero telefonico di emergenza (800751751) al quale può telefonare chi voglia avere informazioni sui passeggeri del treno della morte.

Ore 13.17 - Prime indiscrezioni sulle vittime.
Al momento si apprende solo che tra le vittime ci sono due ragazze giovani, probabilmente minorenni, una donna di mezza età, il macchinista, un pensionato di Silandro e alcuni bambini.

Ore 13.15 - Alcuni morti per soffocamento nel fango.
Dalle prime informazioni delle autorità sembra che alcune delle vittime siano morte per soffocamento finendo sommerse dal fango della frana che ha colpito in pieno il convoglio coprendolo e poi facendolo deragliare.

Ore 13.11 - Sale il bilancio delle vittime: 11 morti.
Sono 11 i morti all'interno del
treno deragliato in Alto Adige. Lo ha detto il direttore della Ferrovia della Venosta Helmuth Moroder

Ore 13.02 - Il governatore Durnwalder: "La zona non era a rischio"
. A poca distanza dal luogo del disastro quattro anni fa c'era stata un'esercitazione della protezione civile. Il governatore Luis Durnwalder, interpellato dalla Rai di Bolzano, ha detto che ciò non significa che il punto fosse giudicato a rischio: "E' chiaro che le esercitazioni si fanno nei luoghi dove eventuali interventi appaiono più difficoltosi, per testare le capacità della protezione civile e l'insorgere di eventuali problemi nei soccorsi"

Ore 12.58 - Recuperata la scatola nera.
I tecnici della ferrovia della Venosta hanno recuperato la scatola nera presente a bordo del treno deragliato in Venosta. L'apparecchio appare visibilmente danneggiato ed è stato posto sotto sequestro dai carabinieri. Nel frattempo continuano ad essere estratte salme dai vagoni. I cadaveri sono composti all'interno di sacche bianche. Per trasportarli i soccorritori usano delle barelle con una ruota, di quelle usate generalmente per i soccorsi sui sentieri di alta montagna.

Ore 12.42 -  Il cordoglio del presidente del Consiglio provinciale Steger
. Il presidente del Consiglio provinciale Dieter Steger è profondamente colpito dal grave incidente ferroviario che ha provocato la morte di diverse persone ed il ferimento di numerose altre, le quali si apprestavano a raggiungere la scuola o il posto di lavoro. "Siamo senza parole davanti a questa catastrofe, la cui portata e le cui cause non sono ancora del tutto chiare ", sostiene Steger. Il presidente esprime ai famigliari delle vittime il cordoglio e la partecipazione al loro dolore da parte dell'intero Consiglio provinciale.

Ore 12.40
- Il governatore Luis Durnwalder: "La più grande tragedia della provincia di Bolzano".  "Si tratta senza ombra di dubbio della più grande tragedia ferroviaria mai avvenuta in Provincia di Bolzano".  Lo ha detto il governatore Luis Durnwalder. "Vogliamo portare il cordoglio del governo altoatesino a tutti i parenti delle vittime. Faremo tutto il possibile per aiutare e dare conforto a chi ha perso i propri cari in questa tragedia. Il nostro grazie va comunque ai soccorritori, il cui intervento è stato pronto e immediato". "Siamo qui per testimoniare la vicinanza della giunta provinciale a chi è stato colpito da questa grave tragedia il governo altoatesino farà tutto il possibile per dare aiuto e conforto ai feriti e ai parenti delle vittime. In questa occasione vorrei sottolineare il grande lavoro compiuto dai soccorritori. La macchina della Protezione civile ha funzionato alla perfezione, così come il coordinamento degli interventi, resi difficoltosi dalla zona in cui è avvenuto l'incidente".

Ore 12.31- I ricoveri dei feriti.
Dieci dei feriti nel disastro della val Venosta sono stati portati all'ospedale di Merano, che dista poche decine di chilometri dal posto della disgrazia. I feriti hanno riportato traumi cranici e traumi al torace. Molte le escoriazioni. Uno dei feriti ha riportato la frattura di un femore. Una ventina di feriti sono stati inoltre smistati negli ospedali di Silandro e di Bolzano. Per il trasporto dei feriti è una continua spola di elicotteri

Ore 12.19 - Il presidente Napolitano in contatto con il prefetto di Bolzano.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia del deragliamento, si è messo in contatto con il prefetto di Bolzano al quale ha chiesto di essere informato sugli accertamenti in corso e sulla situazione riguardo ai soccorsi, ai feriti e alle vittime.

Ore 12.11
- Il Codacons: "Strage di innocenti". ''Una strage di innocenti'': cosi' il Codacons commenta l'incidente ferroviario nel Meranese. ''La Procura di Bolzano deve aprire subito una indagine per i gravissimi reati di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti, accertando le responsabilita' dell'accaduto'', afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi. ''Vogliamo sapere se questi morti si potevano evitare, e se vi siano state eventuali omissioni o negligenze sul fronte della sicurezza o della manutenzione dell'intera linea. In particolare - prosegue Rienzi - ci chiediamo se fosse possibile o meno prevedere in quel punto frane o smottamenti in particolare condizioni climatiche, in grado di mettere a repentaglio l'incolumita' dei passeggeri''. ''Qualora dovessero emergere responsabilita' nell'incidente da parte della Provincia autonoma di Bolzano, circostanza che ci auguriamo vivamente non si verifichi, chiederemo al governo di revocare i fondi statali concessi alla Provincia'', conclude il Codacons.

Ore 12.10
- Si scava nel fango per raggiungere un ragazzo. C'è un ragazzo ancora vivo all'interno del treno travolto dalla frana in Venosta. Lo ha detto uno dei soccorritori. ''Stiamo scavando nel fango per raggiungere il ragazzo che è ancora vivo'', ha detto. I pompieri e gli addetti della protezione civile, poliziotti e carabinieri sono al lavoro per prestare soccorso.

Ore 12.07
- I pompieri: "Una scena agghiacciante". "E' una scena agghiacciante, il treno è pieno di terra e di fango. Dobbiamo lavorare con le mani, è una cosa tremenda". Lo ha detto un pompiere volontario sul posto del deragliamento in Venosta.

Ore 12.04 - La Protezione civile recupera le vittime. Gli uomini della protezione civile sono in attesa che i primi cadaveri siano portati fuori dal treno. Una scaletta metallica è posta in orizzontale tra uno dei finestrini rotti del vagone in bilico sul fiume e la massicciata. Sono pronte le barelle arancioni per trasportare le salme

Ore 12.03 - Sono sette - secondo quanto si è appreso da fonti di sicurezza - i cadaveri finora recuperati in seguito all'incidente ferroviario di questa mattina in Alto Adige

Ore 11.58 -
Il direttore della ferrovia, Moroder: "Una fatalità terribile". E' stata "una fatalità incredibile". Come ha spiegato il direttore della ferrovia Helmuth Moroder, "l'impianto è infatti munito di un sistema di sicurezza che provvede ad un blocco automatico nel caso della caduta di una frana sulla massicciata. La fatalità ha voluto che la frana sia sia staccata proprio mentre passava il treno, che così è stato investito in pieno".

Ore 11.53 - Aperta un'inchiesta sulle cause.
Per chiarire le dinamiche e le cause dell'incidente è stata aperta  un'inchiesta. Pare che la frana, che ha investito il convoglio ferroviario causandone il deragliamento, sia stata causata da uno smottamento dovuto ad una infiltrazione d'acqua provocata dalla rottura di un tubo per l'irrigazione dei campi agricoli sovrastanti.

Ore 11.46 -
Parla l'ufficio stampa della Provincia. La testimonianza di Michele Bolognini, dell'ufficio stampa della Provincia: "Il treno è deragliato per uno smottamento, probabilmente causato dalla rottura di un impianto di irrigazione. I vagoni sono in bilico sull'argine del fiume Adige. I soccorritori sono all'opera per estrarre le persone".

Ore 11.32
- Il ministro dei trasporti Matteoli in viaggio. Dopo aver appreso la notizia del grave incidente ferroviario, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli si sta recando sul luogo dell'incidente nel meranese. Lo rende noto un comunicato dell'Ufficio Stampa del ministero.

Ore 11.29 - Si allestisce un campo di soccorso.  Sulla scena del disastro sono giunte diverse ambulanze e si sta allestendo un campo della protezione civile.

Ore 11.26 - La causa una frana.  Il responsabile dei Vigili del Fuoco di Bolzano Floran Schrofenneger spiega che a causare l'incidente sarebbe stato uno smottamento del terreno o più probabilmente una frana che ha colpito i binari.

Ore 11.21 - Un treno è passato indenne pochi minuti prima. Poco prima della disgrazia ferroviaria un convoglio era passato dal punto del deragliamento senza che accadesse nulla. Il direttore della linea ferroviaria, Helmuth Moroder. "E' stata una questione di pochi minuti. Poco dopo, alle 9.03 è passato il treno diretto a valle che è andato a finire contro la frana. Con tutta probablità a far cadere questa frana è stata la rottura di un tubo per l'irrigazione dei campi a monte della massicciata"

Ore 11.13 - Un vagone contro gli alberi evita che il treno finisca nel fiume.  Il vagone in testa al convoglio, completamente distrutto, è andato addosso a due pini di alto fusto, alberi che hanno fatto in modo che il treno non precipitasse nel fiume. Per fare in modo che il treno non precipiti ulteriormente i pompieri lo hanno assicurato con un grande paranco. Per raggiungere il punto dell'impatto i soccorritori debbono arrampicarsi lungo delle reti paramassi, salendo dal greto del torrente e raggiungendo i feriti dall'alto.

Ore 11.08 - Il treno partito da Malles alle 8.20. Il convoglio era partito da Malles alle 8.20 ed avrebbe dovuto giungere a Merano alle 9.43. La strada statale attigua alla linea ferroviaria è stata chiusa al traffico per consentire l'afflusso dei mezzi di soccorso.

Ore 11.02 - Linea ferroviaria a binario unico. La linea è a binario unico. Coinvolto nell'incidente è il treno regionale R108 della società di trasporti Sad gestita dalla Provincia autonoma.

Ore 10.59 - Una ventina almeno i feriti. I feriti sono almeno una ventina. Lo hanno detto i carabinieri. La disgrazia è avvenuta in un punto dove i binari attraversano una stretta gola.

Ore 10.50
- La Protezione civile si dirige sul luogo del disastro.  E' stata allertata la macchina della protezione civile i cui mezzi stanno convergendo sul posto. Sul posto dell'incidente sta per essere allestita una sede operativa da campo della protezione civile.

Ore 10.48 - Molti feriti. I soccorritori hanno detto che ''i feriti sono numerosissimi''.

Ore 10.33 - Forse la causa un osmottamento del terreno.  Il tratto ferroviario è gestito da una società della Provincia autonoma di Bolzano. Secondo quanto si è appreso dai soccorritori, a causare il deragliamento del treno nel Meranese potrebbe essere uno smottamento del terreno che ha spostato un tratto della sede ferroviaria.

Ore 10.13 - Il convoglio è deragliato tra Laces e Castelbello. Il convoglio è deragliato tra gli abitanti di Laces e di Castelbello. La linea interessata è quella della val Venosta, che congiunge gli abitati della vallata con Merano.

Ore 10.07
- Chiusa la strada provinciale. La strada provinciale è stata chiusa al traffico.

Ore 10.00 - Ambulanze, elicotteri, medici, infermieri e psicologi. L'incidente ferroviario è avvenuto stamani attorno alle 9. Sul posto ci sono 12 ambulanze, due elicotteri, due medici, vari infermieri e anche psicologi per l'assistenza alle vittime.

Ore 9.53
Treno regionale della Sad travolto da una frana. Il treno regionale della Sad, composto da due vagoni, è stato travolto da una frana tra Laces e Castelbello, causata dalla rottura di un impianto di irrigazione.

Ore 9.45
Disastro ferroviario in Val Venosta, morti e feriti. Ci sarebbero almeno quattro morti (ma secondo altre fonti sette) morti nel disastro ferroviario accaduto nel disastro ferroviario in Val Venosta. Lo ha confermato il presidente della Provincia Luis Durnwalder a Rainews 24. Settanta i feriti.













Altre notizie

Attualità