Disoccupati, un chance da 6,50 euro l’ora

Il Comune ha attivato sei progetti per aiutare dieci under 50 in attività socialmente utili, ma i compensi sono bassi


di Mario Bertoldi


BOLZANO. «Il mio consiglio? Non fermarsi mai, rimettersi di nuovo in gioco». Ester Simoncelli, 58 anni bolzanina, ha provato sulla sua pelle cosa significa essere da un giorno all’altro disoccupati, non riuscire a trovare un’altra occupazione perché ti ripetono che “sei troppo vecchia per lavorare e troppo giovane per andare in pensione”.

«Nel corso degli anni ho fatto diversi lavori - racconta Simoncelli - poi ho smesso per un po’ per seguire i figli. Quindi sono rientrata e per cinque anni sono stata in un call center. Tutto bene, fino a quando nel 2011 la ditta ha trasferito tutta l’attività a Milano».

Ha mandato curriculum, ha bussato a tutte le porte, ma senza risultati, perché se prima era difficile, adesso in piena crisi è praticamente impossibile trovare qualcuno che ti assuma anche solo per qualche mese.

Ester Simoncelli fa parte di quell’esercito di over cinquantenni che oggi, sempre più spesso, finiscono da un giorno all’altro nelle liste di disoccupazione. Le cifre, presentate ieri nel corso di una conferenza stampa dall’assessore Mauro Randi e Michela Trentini, direttore dell’Ufficio pianificazione del Comune, sono preoccupanti: il tasso di disoccupazione dal 2008 al 2012 in Alto Adige è passato dal 2,1 al 4,1%, a Bolzano dal 2,4 al 7,1. In questo contesto i più penalizzati sono gli over 50: i disoccupati nel capoluogo sono triplicati dal 2002 al 2012, passando da 208 a 698. Ritrovarsi da un momento all’altro su una strada è un dramma sia economico che umano, in quanto la persona si sente improvvisamente tagliata fuori.

Proprio per cercare di venire incontro a questi soggetti il Comune di Bolzano, sfruttando la legge provinciale sull’impiego temporaneo di disoccupati, ha attivato sei progetti che hanno coinvolto dieci persone quasi tutte over 50 in attività socialmente utili - dal riordino dei fascicoli dell’archivio del personale all’affiancamento della squadra necrofori, al servizio di custodia al cimitero e al museo civico - della durata di 3-6 mesi che può arrivare a 24 in caso di necessità. Budget per sostenere i progetti di quest'anno: 140 mila euro. «Io ad esempio - spiega Simoncelli - lavorerò all’Anagrafe fino a novembre, poi si vedrà». I compensi sono miseri: 6,50 euro lordi all’ora. Quando un dipendente comunale che faccia un lavoro simile ne guadagna più del doppio. Si arriva a guadagnare al massimo intorno ai 3-400 euro al mese. Poco, pochissimo però è sempre meglio di niente. «E comunque l’obiettivo di questi progetti - spiega Michael Mayr, direttore dell'Ufficio servizio lavoro - nei quali la Provincia ha investito quasi 400 mila euro sia nel 2012 che nel 2013, è quello di far sì che la persona lavori, per consentirle di avvicinarsi sempre più al traguardo della pensione».













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