«Dolomythos»: dieci mesi a Wachtler

Uova di dinosauro & Co: condannato l’Indiana Jones dell’Alta Pusteria: «Che amarezza...»



BOLZANO. I reperti archeologici inseriti nel museo «Dolomythos» di San Candido dal proprietario della struttura sono stati danneggiati. Questa indicazione contenuta nella relazione conclusiva del perito (il professor Michael Krings, paleo botanico dell'Università di Monaco) ha probabilmente deciso il processo a carico di Michael Wachtler, il noto ricercatore e collezionista di reperti dell'alta val Pusteria finito sotto inchiesta per possesso illegittimo di materiale paleontologico, ricerche nello stesso settore in assenza di autorizzazione delle autorità competenti e danneggiamento di reperti fossili.

Il giudice Walter Pelino ha sostanzialmente accolto l’impostazione della pubblica accusa ed ha condannato il ricercatore a 10 mesi di reclusione con una multa di 800 euro. Michael Wachtler è stato però assolto da due delle imputazioni: in primo luogo dall’accusa (per insufficienza di prova) di aver recuperato parte dei reperti in una zona protetta; in secondo luogo dall’imputazione (per non aver commesso il fatto) di aver infranto il divieto di toccare specie animali nelle zone protette.

Sul fronte del possibile risarcimento il giudice penale non ha preso alcuna decisione nel senso che il dottor Pelino non ha ritenuto di dover riconoscere alla Provincia autonoma (che aveva chiesto un risarcimento per 250 mila euro) alcuna provvisionale. In sostanza il danno dovrà essere quantificato in un eventuale nuovo procedimento in sede civile. Michael Wachtler (ricercatore da 30 anni) ha commentato negativamente la sentenza. Si è detto molto amareggiato . «Questa sentenza - ha detto - è una sconfitta per tutto l’Alto Adige perchè dimostra che non è possibile fare ricerca libera».

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