Ecco il nuovo percorso: il tram non passerà da «Prati di Gries» 

La nuova viabilità. Pronto il tracciato alternativo lungo via Merano e viale Druso per disinnescare il referendum Ma le corse verso l’ospedale e Ponte Adige saranno meno del previsto. Caramaschi: «San Maurizio, linea necessaria»


Paolo Campostrini


Bolzano. Il tram che si tiene lontano dai "Prati di Gries". Che sfila accanto al nuovo quartiere di espansione urbana a Druso Ovest, scorre lungo via Druso sovrapponendosi alle corsie metrobus senza rubare spazio alla strada, gira al bivio per Merano e arriva all'ospedale. Ecco il nuovo percorso che evita di collidere con le preoccupazioni delle coop , che devono gestire il fitto dei condomini con forte identità ciclopedonale e si erano subito opposte a far transitare i binari tra le case. Ma evita anche lo scoglio politico-elettorale che sta alla base della richiesta referendaria e dei "distinguo" di Angelo Gennaccaro in giunta.

La nuova soluzione

Eccola dunque l'alternativa. L'opzione due, quella che Sta e tecnici comunali hanno elaborato per rispondere alle proteste di un quartiere che vuole evitare di essere attraversato. E che, in verità, sarà oggetto di una assemblea pubblica di verifica comunque programmata prima del via libera alla consultazione. Opzione che era stata già sottoposta all'attenzione delle parti accanto ad una serie più fantasiosa di soluzioni ulteriori, comunque ancora sul tavolo: dal tappeto scorrevole per portare gli utenti alla fermata col tram comunque più esterno ad un by pass costituito da mini bus elettrici per raggiungere la linea tranviaria e altre ancora. Dunque il Comune sta provando a disinnescare l'elemento scatenante delle tensioni sull'infrastruttura, quel suo passaggio ad intersecare un rione a fittissima presenza di condomini e ad altrettanto diffusa realtà cooperativa. Druso ovest, con torri sia private che “collettive” ha la caratteristica di voler privarsi per quanto possibile del traffico delle auto. Queste ultime avranno a disposizione parcheggi sotterranei per poter liberare la "piazza" ad uso anche commerciale. Ma la condizione perché questa viabilità molto green sia sostenibile è la presenza, ai margini, di un trasporto pubblico molto più conveniente di quello attuale. In sostanza: la vicinanza delle fermate metrobus lungo via Druso e, in prospettiva, la linea del tram centro-ospedale-ponte Adige. Una prima stesura del progetto aveva previsto l'ingresso di quest'ultima all'interno dei Prati di Gries per accorciare il percorso verso il nosocomio. Da qui le perplessità di gran parte delle coop. La soluzione prospettata, compatta invece la linea matrobus a quella del tram facendole ambedue scorrere lungo via Druso.

I pro e i contro

Questa variante progettuale ha aspetti negativi e positivi. Non economici ma in senso logistico. Quelli positivi vanno nella direzione di una ottimizzazione degli spazi nel sedime stradale, inserendo due linee nella stessa corsia preferenziale (i tram di oggi hanno binari assolutamente in linea col fondo stradale, senza sconnessioni e molto silenziosi) e, di conseguenza, evitare le perplessità del nuovo quartiere. Gli svantaggi stanno nei tempi e nel numero delle corse. La linea così ridisegnata prevede infatti una biforcazione: all'altezza del bivio per Merano, al termine di via Druso, il tram effettuerà una deviazione verso l'ospedale e, a sinistra, verrà previsto il proseguimento verso ponte Adige. Questo sdoppiamento, per chi andrà e verrà verso l'ospedale, produrrà una riduzione delle corse previste da 8 a 4. E così per ch andrà e verrà da ponte Adige verso il centro. Per ogni percorso, la fermata presso l'ospedale è stata calcolata in 10 minuti.

La fermata ospedale

«Quello che ancora sembra non essere chiaro - ha detto il sindaco - è che uno degli obiettivi del tram, oltre ad abbattere la presenza di auto pendolari, è una maggior raggiungibilità dell'ospedale. Oggi questo beneficio è frenato dall'impossibilità, nelle ore di punta soprattutto la mattina, di aggiungere nuovi bus». Le corse sono al limite, ha ribadito Sasa. Il tram potrà invece rendere comoda la direttrice, anche per anziani o infermi e garantire un carico di almeno 400 persone ad ogni corsa. Un numero che i bus potrebbero ottenere solo moltiplicando per venti o trenta, mezzi e percorsi. In conclusione: da adesso, il dibattito sul tram nel suo aspetto più sfrigolante, l'attraversamento del rione, potrebbe avere un elemento in più per attenuare le tensioni. E per allargare il confronto con un elemento più tecnico che politico.













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