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Ecco il protocollo d’intesa per le discoteche «sicure»

BOLZANO . Più sicurezza nella discoteche. È quella che chiedono a gran voce i frequentatori dei locali, spesso giovani o giovanissimi, le loro famiglie, ma anche le forze dell’ordine, i titolari, e...


di Paolo Gaiardelli


BOLZANO . Più sicurezza nella discoteche. È quella che chiedono a gran voce i frequentatori dei locali, spesso giovani o giovanissimi, le loro famiglie, ma anche le forze dell’ordine, i titolari, e soprattutto tutti quegli addetti alla security riconosciuti, che di tutele, leggi alla mano, ne hanno davvero poche. «Per oltre cinquant’anni il nostro settore non è stato oggetto di normative - racconta il presidente dell’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria Franco Cecconi - ed è sempre una cosa positiva quando le realtà che operano nell’ambito degli eventi si incontrano su un terreno comune».

Cecconi era a Bolzano nella giornata di ieri per sottoscrivere, assieme alle forze dell’ordine, all’unione albergatori e pubblici esercenti Alto Adige (Hgv) e all’Unione Commercio, Turismo e Servizi Alto Adige (Hds), il protocollo di intesa per la sicurezza nelle discoteche e nei locali di pubblico spettacolo, promosso, a livello nazionale, dal ministero dell’interno, e, sul territorio, dal commissariato del governo.

Attraverso l’accordo le parti intendono incrementare i livelli di sicurezza all’interno ed in prossimità degli esercizi, con particolare riferimento alla prevenzione ed al contrasto di ogni forma di violenza e illegalità.

«Il documento, che è il riflesso locale dell’accordo quadro sottoscritto a Roma, ha una durata di due anni - afferma il prefetto Vito Cusumano -. Si tratta di un’ulteriore operazione nell’ambito della diffusione della legalità, che coinvolge, in maniera particolare, le giovani generazioni. Per questo motivo il protocollo sarà diramato agli assessori di riferimento dei vari comuni della provincia e all’intendenza scolastica. La collaborazione è stata ampia: l’obiettivo è quello di dare un incentivo alla prevenzione e aumentare il livello di sicurezza percepita dai ragazzi e dai loro genitori».

Il protocollo prevede, fra l’altro, la collaborazione dei gestori dei locali nell’organizzazione di corsi di formazione per il personale addetto all’attività di somministrazione di bevande alcoliche, affinché concorra alla prevenzione di forme di abuso, e l’avvio di campagne informative e di sensibilizzazione rivolte alla clientela per evitare l’uso di sostanze stupefacenti.

«È fondamentale che il cliente sia a conoscenza di quali siano le limitazioni e le norme che vigono in un locale come le discoteche - aggiunge Cecconi -. È altresì importante il coinvolgimento degli imprenditori, che da una parte devono essere tutelati nella loro attività, e che, dall’altra, devono mettere a disposizione della clientela un apparato di sicurezza qualificato, riconosciuto e riconoscibile dalle forze dell’ordine».













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