Edilizia agevolata, approda al Tar il terreno per le coop

Ricorso di una decina di residenti per l’area «Tschomper» Comune e Provincia avevano dato il via libera a 30 alloggi


di Simone Facchini


MERANO. La vicenda del terreno Tschomperwiesen approda davanti al giudice. Una decina di ricorrenti, residenti nella zona di Maia Alta che porta verso Lazago (e tra loro anche Walter Meister, titolare dell’hotel Irma ed ex numero uno dell’Unione albergatori provinciale), si rivolgono al Tar per chiedere l’annullamento delle delibere che danno il via libera alla realizzazione, sulla superficie dei “prati Tschomper”, di nuovi alloggi destinati alle cooperative Tschomper e Ambra.

Gli appartamenti dovrebbero essere trenta, benché i firmatari del ricorso siano di altro parere e ne prevedano un numero maggiore. Portare la vicenda al tribunale amministrativo è il naturale approdo per chi si è sentito inascoltato. Da subito la decisione di rendere zona residenziale quel rettangolo di verde privato era stata contestata da chi abita da quelle parti: prima presentando una petizione sottoscritta da 220 famiglie e presentata al sindaco, al tempo Günther Januth, quindi con una serie di osservazioni spedite in Provincia, con l’intento di spiegare perché quel cambio di destinazione era inopportuno per la qualità della vita del quartiere. Ma Comune e Provincia hanno tirato dritto approvando le necessarie delibere per la modifica del piano urbanistico e nel frattempo le coop hanno trovato anche l’appoggio di Confcooperative e Kvw, mentre gli oppositori sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Ma a essergli rimasta è la ferma volontà di non arrendersi. Il ricorso elenca una serie di presunte violazioni ma il nocciolo rimane uno: quell’area (che alcuni identificano come Roßkopfhof) affacciata su via Virgilio è considerata come l’ultimo cuneo verde rimasto in zona.

Nessuno vuole osteggiare il diritto degli iscritti alle cooperative a una casa di proprietà, è sempre stato evidenziato dai ricorrenti, che tuttavia si chiedono come sia possibile che per le nuove abitazioni sia stato scelto quel terreno che, a detta loro, se edificato provocherebbe un “intasamento”. La questione viabilistica è al centro del bailamme: via Virgilio è già stretta e la crescita degli abitanti, e quindi del traffico, comporterebbe un sovraccarico. Già ora in certi punti il passaggio di due mezzi in senso opposto è problematico, e lo testimonierebbero - dice chi vi passa con frequenza - le numerose carrozzerie vittime di “strusciate”. Una rilevazione del maggio 2014 effettuata su via Virgilio afferma invece che il traffico veicolare appare modesto e l’aggravio determinato dalla nuova zona residenziale sarebbe insignificante, controbatte l’amministrazione. Già, ma quella rilevazione è posteriore all’ultimazione della zona di espansione Baumgartner, che sul piano viabilistico incide sulla stessa via Virgilio con 67 nuovi alloggi, replicano i ricorrenti. Inoltre il consiglio comunale avrebbe deliberato senza il parere dell’Ufficio beni archeologici. Ma anche su alcuni altri passaggi amministrativi vi sarebbero zone grigie. Riflessi sul piano politico: in consiglio comunale i Verdi avevano bocciato la modifica del piano urbanistico. Ora sono alla guida della giunta. Una matassa intricata.













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