«Fare pressing per le opere a Bolzano»

BOLZANO. Stefano Pagani, presidente di Sasa, sostiene la candidatura di Alessandro Huber come segretario del Pd. In vista delle primarie del 12 novembre, si è candidato alla assemblea provinciale...



BOLZANO. Stefano Pagani, presidente di Sasa, sostiene la candidatura di Alessandro Huber come segretario del Pd. In vista delle primarie del 12 novembre, si è candidato alla assemblea provinciale nella lista di Renzi a Bolzano. Huber è sostenuto sia da liste Renzi e che da liste Orlando. In gioco ci sono 34 posti dell’assemblea provinciale, che verranno suddivisi tra i territori in base ai risultati ottenuti dai due sfidanti. Pagani si è avvicinato al Pd quattro anni fa, dopo una militanza all’interno del partito socialista. Lo abbiamo intervistato.

Perché ha deciso di candidarsi per l’assemblea del Pd?

«Ho pensato di partecipare, portando il mio modo di fare politica. Come ex assessore credo anche di avere una certa esperienza in materia di politica e amministrazione. Non ho mai fatto parte della assemblea provinciale del Pd né di altri organismi dirigenti».

E qual è la sua visione del fare politica?

«No ai conflitti. È stata questa la debolezza del Pd negli ultimi anni. Entrare invece nel merito delle cose, sforzarsi di costruire delle analisi condivise. Assistere a certi conflitti mi crea sofferenza. Invece di lamentarmi io stesso, ho pensato di fare qualcosa».

Perché ha scelto di sostenere Huber?

«Apprezzo la sua voglia di creare una squadra, coinvolgendo le persone in base alle capacità. Sono convinto che Huber aprirebbe la sua segreteria anche al gruppo che sta appoggiando Staffler. Ne abbiamo parlato, sa che mi sto impegnando anche perché è tempo di chiudere l’epoca delle guerre interne».

Lei ha partecipato al gruppo di lavoro sull’urbanistica e la mobilità. Anche come presidente di Sasa, su cosa dovrebbe impegnarsi il Pd?

«Il Pd deve essere un alfiere dei progetti di mobilità sostenibile. E pensando al capoluogo, serve che il Pd garantista un presidio operativo e politico con la Provincia, perché vengano rispettati i tempi previsti per le grande opere, a partire dalla circonvallazione. Come presidente di Sasa, è stato molto importante avere portato in porto il progetto di fare di Sasa una società in house, cui affidare la concessione per il trasporto pubblico a Bolzano, Merano e Laives».

A proposito di nomine e di presidenze, Staffler insiste molto per un cambio nel sistema delle nomine.

«Mi sembrano argomenti tipici da campagna elettorale. Per quanto mi riguarda, provenendo da un partito piccolo, non ho mai avuto la strada spianata. Ho sempre puntato sulla professionalità e credo che i risultati parlino a mio favore. Non a caso la mia presidenza era stata confermata dal commissario Michele Penta. Conoscendo Huber poi, sono convinto che tutto ha in mente, tranne che gestire un partito per spartire poltrone».(fr.g.)

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