Giovanni e Rosa “passano” La Torcia 

Dopo 23 anni i Ceravolo hanno ceduto la gestione della storica pizzeria di via Conciapelli


di Sara Martinello


BOLZANO. La pizza, l’amore di una vita. «Margherita, possibilmente, semplice, senza troppe pretese» la preferita di Giovanni Ceravolo, 64 anni d’età e diversi decenni da protagonista della ristorazione cittadina.

Ma oggi per lui è un giorno di svolta, perché la pizzeria La Torcia, che gestisce da 23 anni insieme alla moglie Rosa Pacifico, festeggia la fine di una lunga avventura.

Si resta in famiglia ma Giovanni e Rosa passano il testimone alla figlia Alessandra Ceravolo, che col genero Mauro Milan porterà avanti una tradizione tutta bolzanina.

È il locale dei ritrovi di classe a fine anno scolastico, dei pranzi tra amici, di bolzanini e turisti. Si respira un’aria di casa, insomma. «Siamo qui dal 1995, quando abbiamo rilevato il locale - racconta Giovanni -. Prima, con mio fratello, gestivo la pizzeria Posillipo, quella in piazza Adriano. Allora erano altri tempi, se volevi mangiare bene e spendere poco la scelta ricadeva immancabilmente sulla pizza; oggi c’è più varietà. Ma alla fine è la pizza la più amata». Non c’è street food che tenga, tanto che alla Torcia si va avanti da più di vent’anni nonostante la crisi e la riscoperta della cucina casalinga in chiave gourmet. Arrivato dalla Calabria in Alto Adige da bambino, nel 1959, Giovanni ha conosciuto qui la moglie Rosa, oggi splendida 59enne dall’allure mediterranea, con la quale ha passato una vita intera a servire pizze ai bolzanini. «Bolzanini e non solo: quando ancora non esisteva il teatro di piazza Verdi, il teatro cittadino era l’Haus der Kultur in via Sciliar, a due passi dalla Torcia. Appena gli spettacoli finivano, gli artisti venivano a cenare qui: abbiamo ospitato Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Michele Placido, Ugo Tognazzi… Si sedevano qui, stanchi dopo una serata di lavoro, e sapevano di essere in buone mani. E ancora, Jeremy Irons, Mister Sannino, Giuseppe Tornatore, Alessandro Gassman...».

Oggi alle 17 i festeggiamenti per la nuova gestione, con stuzzichini e aperitivi: oltre ad Alessandra e Mauro, entrano nella società lo storico pizzaiolo (da ben 23 anni!) Alessandro Borchetta con la moglie Barbara Fedrizzi. I cambiamenti rispetto al passato non saranno troppi, ci si limiterà a restare al passo coi tempi cercando di valorizzare i gusti e le esigenze della clientela - già si usano farine integrali, di kamut e per celiaci -, mantenendo però la fedeltà all’impasto che ha reso famosa la pizzeria di Giovanni e Rosa, un calabrese e una siciliana cresciuti a Bolzano che ha regalato a una città “montanara” il sapore della pizza tra colleghi e amici.

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