Giunta, il Bauernbund canta vittoria 

Eletti molti contadini e programma promosso. Maria Hochgruber: so che avrò gli occhi puntati addosso



BOLZANO. Il Bauernbund canta vittoria. «Una coalizione con molta agricoltura», festeggia la potente associazione di categoria, che cita i punti del programma più graditi e passa poi all’aspetto «umano», cioè molti rappresentanti dell’agricoltura, «tenendo conto di giunta provinciale, giunta regionale e ufficio di presidenza del consiglio provinciale». La ciliegina sulla torta sarà l’ingresso in giunta di Maria Hochgruber Kuenzer, perdipiù come assessora all’urbanistica, uno degli assessorati chiave per il settore. La pusterese se l’è giocata con Gert Lanz, che sarà invece capogruppo della Svp. Il presidente Arno Kompatscher avrebbe preferito portare in giunta Lanz, ma l’indicazione della Lega a favore di due uomini (Bessone e Vettorato) ha escluso l’ex presidente dell’Apa per rispettare le quote rosa.

Su quindici eletti della Svp, i contadini sono Arnold Schuler (confermato assessore all’agricoltura, ma in rapporti freddi con il Bauernbund), Maria Hochgruber Kuenzer, Franz Thomas Locher, Sepp Noggler (probabile presidente del consiglio provinciale, Manfred Vallazza (prossimo assessore regionale). Vicino è Thomas Widmann (prossimo assessore alla Sanità), sostenuto dall’economia, ma titolare orgoglioso di un maso e vignaiolo.

Una rappresentante dei contadini sarà dunque a capo dell’urbanistica, con la missione di elaborare in questi mesi tutti i decreti attuativi della legge su territorio e paesaggio approvata alla fine della scorsa legislatura e che entrerà in vigore nel gennaio del 2020. Anzi «dovrebbe» entrare in vigore a inizio 2020, perché Maria Hochgruber Kuenzer ha già prospettato un rinvio di alcuni mesi, dopo le elezioni comunali. «Diversi sindaci mi hanno detto che considerano un problema l’entrata in vigore della legge urbanistica subito prima delle elezioni comunali. Una volta insediata mi confronterò a livello politico e con la ripartizione provinciale. Si potrebbe pensare a un rinvio di cinque mesi, fino a giugno». Dalle commissioni edilizie ai piani urbanistici, la legge porterà molti cambiamenti nei Comuni. Maria Hochgruber Kuenzer ammette: «So perfettamente che avrò gli occhi puntati. Dovrò dimostrare che sono lì per tutti, non solo per una categoria. Voglio lavorare per l’intera società, come ho già fatto. Sono stata presidente della associazione delle Tagesmutter, di certo non è un settore specifico dell’agricoltura: ho collaborato con la deputata Renate Gebhard e l’ex deputata Luisa Gnecchi per migliorare quel contratto. E poi anche il nostro mondo è più variegato di quanto non si voglia pensare: per otto anni sono stata presidente delle contadine, ti trovi ad avere a che fare con le grandi aziende agricole e con i piccoli masi». Senza la legge sulle quote rosa Maria Hochgruber Kuenzer forse non sarebbe entrata in giunta. «Non tutte le donne sono d’accordo, ma io sono contenta che abbiamo le quote rosa», dice, «Senza questo vincolo ci sarebbe una sola donna in giunta, o forse nessuna. Posso contare sulle mie competenze, ma solo con quelle ce l’avrei fatta?».

Il Bauernbund analizza nella sua nota le trattative tra Svp e Lega e il programma che ne è sfociato. Il patto viene promosso a pieni voti. All’interno di un programma di giunta molto articolato, si legge, «questa volta i temi dell’agricoltura occupano molto spazio».

Il direttore del Bauernbund Siegfried Rinner ha partecipato, su invito della Svp, al tavolo di lavoro su urbanistica e agricoltura. È stato il più veloce in assoluto: mezza giornata di discussione e nessun paletto di rilievo posto dalla Lega. Nel programma vengono anticipate 15 misure per l’agricoltura, con la conferma del più largo sostegno e «parole chiare sul lupo». (fr.g.)

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