«Gli hanno dato antidolorifici Ma era aneurisma, è in coma» 

Il caso. La denuncia: «La Guardia medica non l’ha visitato. Il mio compagno operato d’urgenza» L’Asl: «Abbiamo ricevuto la segnalazione e attivato immediatamente delle verifiche scrupolose»



Bolzano. «Il mio compagno di 64 anni è in coma all’ospedale di Bolzano. Domenica ha avuto un forte mal di testa, la Guardia medica gli ha consigliato di prendere un antidolorifico, ho chiesto al medico di venire a casa a visitarlo viste le condizioni ma mi hanno risposto di no. Adesso è in coma per aneurisma cerebrale. È stato operato e forse lo dovranno rioperare».

A denunciare la questione una bolzanina che ha mandato la segnalazione all’Asl.

L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige fa sapere di aver ricevuto il reclamo e di aver attivato immediatamente verifiche scrupolose. Questi i fatti come vengono riportati sulla segnalazione. Omettiamo, per esigenze di privacy, i nomi. «Domenica 14 aprile attorno alle 17.45 torno a casa a Bolzano e trovo il mio compagno, madido di sudore, con un forte mal di testa. Ho chiamato prontamente la Guardia medica allo 0471 908288 e mi ha risposto un medico. Ho descritto lo stato del paziente e la risposta è stata “Gli dia un antidolorifico”. Non ero convinta ed ho gentilmente chiesto se era possibile avere una visita domiciliare e mi è stato risposto “non se ne parla nemmeno”. Poco dopo visto che i sintomi non passavano ho chiamato il 112 e come risultato il mio compagno, poco dopo l’arrivo in ospedale, è entrato in coma per aneurisma. Vi chiedo - scrive la donna all’Asl - se il comportamento della Guardia medica sia stato corretto, umano e giusto». A voce la signora fa sapere che l’ambulanza con il medico è arrivata in pochi minuti dalla chiamata. «Il mio compagno era ancora vigile. In ospedale hanno capito subito che la questione era grave, lo hanno sottoposto ad una prima Tac che ha evidenziato un aneurisma ma non così esteso, una seconda Tac ha però registrato una situazione ancora più grave. Nel frattempo è entrato in coma. Lo staff di Neurochirurgia del San Maurizio - che ringrazio per la professionalità - ha deciso di operarlo subito. Probabilmente dovrà essere rioperato. Mi chiedo come la Guardia medica abbia potuto rifiutarsi di venire a casa a visitarlo visti i sintomi». L’Asl fa sapere di aver ricevuto la segnalazione e di aver attivato immediatamente verifiche scrupolose.













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