Gli invalidi: «Maltrattati anche dalla Provincia»

Dura presa di posizione della Lapic che rappresenta un migliaio di persone Secca la replica della Stocker: «Pensioni doppie rispetto al resto del Paese»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La decisione della Provincia di “congelare” gli assegni agli invalidi civili ha provocato, ieri, la reazione sdegnata della Lapic, associazione che in Alto Adige rappresenta un migliaio di persone. Se bisogna risparmiare, questo è in sintesi il pensiero di Mariella Prosperi, che li rappresenta, non si capisce perchè si debba partire dagli invalidi. «La richiesta di equità invocata da questi cittadini che si trovano, assolutamente incolpevoli, in uno stato di bisogno, non può assolutamente rimanere senza risposta, per non costringerli alla rassegnazione di sentirsi non solo disagiati fisicamente, ma anche maltrattati perfino da chi ha il compito di salvaguardarli».

Secca la replica dell’assessore alla sanità Martha Stocker: «Le pensioni di invalidità in Alto Adige sono pressoché doppie rispetto al resto del Paese. Non torniamo indietro».

Mariella Prosperi spiega cosa è accaduto, al centralino della Lapic, quando la notizia ha iniziato a diffondersi: «Abbiamo ricevuto decine e decine di telefonate, visto che da quarant’anni ci occupiamo attivamente dei bisogni e dei problemi degli invalidi civili. L’avvilimento che si è percepito in queste persone ha pervaso noi stessi di un senso di impotenza davanti a una decisione così inspiegabile. La motivazione pare sia la necessità di adeguare l’assegno agli importi percepiti nel resto d’Italia. Ma questo assegno era stato parametrato al costo della vita di questo territorio. Ed ora che cosa è cambiato? Il costo della vita in provincia si è improvvisamente ridotto? Come spiegare - adesso - a queste persone, meno fortunate di altre, che le decisioni prese nel recente passato in materia di vitalizi o di compensi nei cda non hanno nulla a che vedere con i soldi stanziati per gli assegni sussidiari?». La Prosperi chiude, poi, con una citazione che fa capire che la partita non può considerarsi chiusa: «Honoré de Balzac diceva che la rassegnazione è un suicidio quotidiano».

L’assessore Stocker spiega, poi, qual è l’obiettivo della giunta con questa legge omnibus: «Grazie a questa modifica ci sarà la possibilità di adottare gli adeguamenti in maniera mirata, senza dover recepire, di volta in volta, automaticamente gli aumenti previsti a livello statale. In Alto Adige, peraltro, le prestazioni economiche sono pressoché doppie per la pensione di invalidità e l'indennità di accompagnamento, che vengono erogate su 13 mensilità invece che su 12 come nel resto d'Italia».

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