Grandi carnivori, c’è il ddl Ora si potranno abbattere 

La giunta provinciale approva il disegno di legge per la gestione di lupi e orsi Il Wwf: solo propaganda elettorale. Legambiente: norma in contrasto con l’Ue



BOLZANO. Grandi carnivori, la Provincia non molla la presa su lupi e orsi. Il disegno di legge recante "Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori" approvato ieri mattina dalla giunta provinciale altoatesina su proposta dell’assessore all’agricoltura Arnold Schuler prevede che il presidente della Provincia possa mettere in atto misure per la gestione di orsi e lupi. Sulla base di questo ddl, la Provincia può disporre il prelievo, la cattura o l’uccisione di singoli esemplari, ma solo a condizione che non esista un’altra soluzione valida per la gestione della loro presenza e che il prelievo non pregiudichi il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, della popolazione della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale.

Il disegno di legge, composto da un unico articolo, prevede che il presidente della Provincia adotti le misure di applicazione della direttiva Habitat di prevenzione e intervento per la gestione della presenza dell’orso e del lupo nel territorio provinciale nel rispetto delle finalità, delle condizioni e dei limiti previsti dalla direttiva europea sul tema. La norma non autorizza però la popolazione sudtirolese a prelievi, catture o uccisioni degli esemplari nel loro habitat naturale.

«La direttiva europea Habitat interviene in tema di agricoltura, sulla quale abbiamo come Provincia la competenza primaria. Questo ci dà la possibilità di recepire direttamente tale normativa con un disegno di legge proprio e di mettere in atto le misure necessarie per tutelare l'agricoltura di montagna e con essa la biodiversità del territorio», ha chiarito il presidente Arno Kompatscher. Ogni misura adottata dovrà avvenire previo parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e comunque nel rispetto delle norme statali di riferimento. La norma assicura che la Provincia fornisca allo Stato le informazioni necessarie all’adempimento degli obblighi di comunicazione alla Commissione europea.

I protezionisti. Duro il commento del Wwf: «Dopo un emendamento fantasma inserito nottetempo in un parere della Conferenza delle Regioni, rigettato con forza dal Ministero dell’Ambiente e sconfessato dalle altre Regioni, la Provincia di Trento e quella di Bolzano tornano alla carica, questa volta con disegni di legge provinciali, per arrogarsi la possibilità di ‘gestire’ autonomamente lupi e orsi sul territorio. Per il Wwf l’impressione è che si tratti solo di propaganda in vista delle prossime elezioni locali e che la proposta finirà anche questa volta in un nulla di fatto». Al di là dei dubbi sulla legittimità di questo modo di procedere da parte della provincia di Bolzano (come peraltro di quella di Trento), sostiene invece Alessia Politi di Legambiente Bolzano, «ci chiediamo se questo non è altro che una mossa elettorale da parte di chi è in cerca di consensi».

Questi atti, «ci paiono in netto contrasto con le norme europee e non aiutano di certo a promuovere comportamenti responsabili anche da parte di coloro che in quanto cittadini dell’Europa dovrebbero collaborare in modo fattivo alla soluzione del problema. Le istituzioni dovrebbero impegnarsi a migliorare i meccanismi di coesistenza, reinterpretando la convivenza con i grandi carnivori così come accade in tutti i paesi sviluppati, non solo europei. Nelle Alpi il ritorno dei grandi predatori pone gli agricoltori davanti a nuove sfide di adattamento nella gestione delle attività».(da.pa)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità