Guncina e Sant’Osvaldo, vietate le mountain bike 

L’assessore Gennaccaro: «Stiamo lavorando per creare un percorso ad hoc sul Colle riservato al downhill, ma ci sono ancora degli ostacoli da superare»



BOLZANO. Il sindaco Renzo Caramaschi, ieri, ha prorogato fino alle fine dell’anno il divieto di transito alle biciclette sui sentieri 4 e 4a che dalla località Colle dei Contadini conducono al Virgolo e all'abitato di Bolzano; ha inoltre firmato l’ordinanza che vieta il downhill ma più in generale la mountain bike lungo le passeggiate del Guncina e di Sant’Osvaldo.

«Si tratta - ha detto il sindaco - dell’applicazione della legge provinciale che, per ragioni di sicurezza, vieta lungo i sentieri la commistione tra bici e pedoni. Spetta ai Comuni emettere le ordinanze. Il Comune di Renon per la parte in cui il tracciato passa nel suo territorio ha già disposto da tempo il divieto».

Il legislatore ha fatto proprie le preoccupazioni e le lamentele degli escursionisti che frequentano i sentieri di montagna o, come nel caso di Guncina e Sant’Osvaldo, le pendici intorno alla città. Oggi - o almeno finora bisognerà vedere se l’ordinanza verrà rispettata - capita frequentemente di camminare su un sentiero anche impervio e rischiare - quando meno te lo aspetti - di essere travolti da bici super accessoriate che consentono di affrontare i tracciati più ripidi.

Protesta chi va a piedi, ma protestano anche gli appassionati di mountain bike e downhill che chiedono, come avviene in altri Paesi, sentieri dedicati che in quanto tali non mettono a rischio né la sicurezza di chi va a piedi né quella di chi va in bici.

Di qui la promessa fatta dal sindaco agli appassionati di individuare sul Colle un percorso specifico per chi pratica il downhill.

Alla ricerca di una soluzione sta lavorando dall’inizio dell’anno l’assessore Angelo Gennaccaro in collaborazione con la Guardia forestale, i tecnici del Comune, il Cai, l’Alpenverein, la Federazione ciclismo e la già campionessa mondiale di downhill Alessia Missiaggia.

«Sul Colle - spiega Gennaccaro - abbiamo individuato un possibile tracciato. Il problema è che per un pezzettino interferisce con il sentiero dove passano i pedoni. Stiamo cercando il modo di eliminare quest’interferenza».

Una volta realizzato il percorso, a quanto pare si potrebbe trovare anche l’associazione disposta a curare il tracciato e vigilare perché venga usato in maniera corretta.

«Da parte nostra - assicura Gennaccaro - c’è tutta l’intenzione di dare agli appassionati un’alternativa ai due sentieri che utilizzavano sul Colle». La “montagna”, a 900 metri di quota, era ormai da alcuni anni meta in particolare di appassionati di downhill anche stranieri che arrivavano in macchina, parcheggiavano davanti alla funivia, quindi salivano con l’impianto e poi si divertivano a scendere lungo il sentiero che passa in mezzo al bosco. Dall’ultimo inverno però questo non è più possibile.















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