I 5Stelle: «Bene il tram ma si facciano due linee» 

La viabilità del futuro. Sostegno al progetto di Ppp proposto dalla società italo-francese Costerà 245 milioni. I pentastellati pronti a votare sì a patto che si introduca il ticket pendolari


PAOLO CAMPOSTRINI


BOLZANO. Una linea 1 dal centro all'ospedale, fino a ponte Adige, passando per tutti i quartieri, da corso Libertà a piazza Adriano e via Resia, toccando poi Europa e Firmian; e poi una linea 2, dritta come un fuso dalla stazione a ponte Adige: una direttissima da 16 minuti netti da un capo all'altro. Ecco svelato il progetto della società italo-francese che, attraverso un partenariato pubblico-privato, ha proposto la soluzione tram a Comune e Provincia. La quale, per la prima volta, mostra i suoi contenuti coperti finora dal “segreto istruttorio”, costituito dell'esame in corso di almeno 90 giorni condotto da una commissione tecnica mista comunal-provinciale. La quale proposta, detta in soldoni, è dentro la formula: prendi due paghi uno.

Le cifre

Costi preventivati, compresi di rimessa per i mezzi e acquisto degli stessi, con la costruzione delle linee e la loro manutenzione: 245 milioni. Il 51% a carico del privato e il 49% del pubblico. Con contributo statale possibile legato al Pums (il piano della mobilità sostenibile) e alla formula del Ppp fino a 41. Ma il progetto comunale, eseguito dalla Sta e sostenuto, finora, da sindaco e, soprattutto, dall'assessora Maria Laura Lorenzini dunque non va? «Per una sola linea, hanno previsto 120 milioni. Ma senza mettere nel conto - dicono Pierluigi Gaianigo e Maria Teresa Fortini - la costruzione della rimessa e i tanti mezzi rotabili necessari. Alla fine verrebbe a costare quasi 200 milioni. Ecco, vedete, perché è meglio due al posto di uno». Insomma, i 5 Stelle, sono diventati più realisti del re. Inteso come sindaco. Non solo appoggiano la soluzione tram, come all'inizio sembrava solo in parte, ma chiedono due linee effettive.

«Perché il senso di questo progetto è risolvere il nodo pendolari. E lo sarà solo offrendo una linea direttissima e non un solo percorso intricato che ci metterà il doppio, quasi mezz'ora». Quello servirebbe invece ai bolzanini, quartiere per quartiere. Tanto entusiasti, i consiglieri d'opposizione da porre anche un tema pienamente politico: «Se la giunta sceglierà la soluzione per noi più conveniente, cioè quella del privato con le due linee, la proposta otterrà il nostro sostegno. Se il sindaco presenterà il Pums con l'ipotesi di una sola linea e senza ecopass, noi saremo all'opposizione», hanno preannunciato Gaianigo e Fortini. Perché, nell'idea pentastellata, c'è anche l'ecopass. Il quale non è altro che un ticket d'ingresso: se i pendolari non saliranno sul tram a ponte Adige lasciando l'auto o a casa o nei parcheggi a ridosso delle porte urbane, pagheranno.

Il ticket d’ingresso

«L'aria è un bene di tutti ; chi inquina spenda qualcosa in più di chi non lo fa. Perché il tram, in abbonamento, avrà costi irrisori». Tutte queste novità sulla proposta a linea doppia, Gaianigo le ha ottenute andando direttamente a Firenze dove la rivoluzione tranviaria è in atto da anni ed è gestita proprio dalla stessa società italo-francese che è sotto esame a Bolzano: tempi di realizzazione di 4 anni, scavi non invasivi ("solo fino a un metro di profondità"), nessuna vibrazione per via della rotaie annegate nella gomma, e dunque pochissimo rumore, tranne un poco di più nelle curve ma con la nuova tecnologica dell'olio spruzzato sugli snodi magari neppure quello. Ma qualche parcheggio in meno? «Questo sì, nelle vie più strette». Secondo calcoli del Comune, più di 300 in alcune strade, complessivamente. L'altra questione, posta dal Movimento, è legata al percorso del Pums, connesso a quello del Ppp tranviario: «Il loro iter procede in maniera opaca. I consiglieri ne sono all'oscuro, sappiamo solo per informazioni esterne dell'esistenza di una proposta dei privati come pure del fatto che è sotto esame. Ma per quanto? - si chiedono i due consiglieri -E perché nessuno in Comune può sapere di cosa si tratta, anche per valutare e farsi un'idea, tranne che sindaco e giunta?».













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