I commercialisti avranno il loro portale 

Lo strumento per gestire la fatturazione elettronica è solo una delle novità discusse a Roma



BOLZANO. Un portale esclusivo della categoria per gestire la fatturazione elettronica, un maggiore coordinamento tra gli Ordini di piccole dimensioni, l’ampliamento della durata del tirocinio per allinearlo a quello dei revisori, la reintroduzione delle tariffe professionali minime e l’uniformazione delle Scuole di alta formazione (Saf). Sono solo alcune delle proposte recentemente presentate a Roma in occasione del primo incontro tra gli ordini territoriali dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e il consiglio nazionale per parlare della riforma dell’ordinamento professionale della categoria. Un confronto aperto e democratico che, per la prima volta, è stato aperto a tutti gli iscritti. A partecipare ai lavori e a dare il suo via libera alla riforma anche l’Ordine dei Commercialisti di Bolzano: «Dopo 10 anni di vigenza del decreto legislativo 139/2005 la revisione della norma è un intervento necessario – ha commentato Claudio Zago, il presidente dell’Ordine di Bolzano –. Nei prossimi mesi la categoria definirà una proposta organica di modifica all’ordinamento professionale da sottoporre alla politica. Bisognerà trovare una sintesi tra le varie proposte in campo, tra le quali anche un maggiore coordinamento tra gli ordini territoriali. Nel contesto della conferenza permanente dei presidenti degli ordini delle Tre Venezie, da anni ci impegniamo per una collaborazione proficua con gli altri ordini del Nordest. Abbiamo creato un sistema virtuoso che porta avanti politiche condivise per il rafforzamento della categoria, puntando su rappresentanza e formazione. Le attività della Scuola di alta formazione delle Tre Venezie ne sono un buon esempio».

In apertura della sessione dei lavori, il presidente del consiglio nazionale Massimo Miani ha annunciato l’intento del consiglio di realizzare un portale nazionale a disposizione di tutti gli iscritti per la gestione della fatturazione elettronica. «In vista dell’arrivo della fattura elettronica obbligatoria è fondamentale che la categoria investa in nuove tecnologie accessibili a un costo calmierato – sottolinea Zago –, specialmente per dare un sostegno agli studi più piccoli». Ancor più ambizioso l’altro progetto al quale il Consiglio nazionale intende lavorare: la costituzione di una software house di categoria in grado di fornire agli iscritti una serie di prodotti utili per lo svolgimento della professione. «È lo strumento idoneo per liberarsi dalla schiavitù delle tante società di software, tra le quali poche sono in grado di fornire programmi che consentano di far fronte in modo professionale ai tantissimi adempimenti richiesti a ciascun contribuente dalla normativa fiscale. Così la categoria potrebbe disporre di un’infrastruttura tecnologica in grado di farci dialogare da protagonisti con l’amministrazione finanziaria».













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