I lavori che ridanno vita alla chiesa di San Michele

Partiti i restauri di mura e affreschi del millenario edificio a fianco del Duomo L’intervento costa 1,3 milioni e riguarda anche riscaldamento e illuminazione


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Tempo di lifting per la chiesa parrocchiale di San Michele arcangelo a Bressanone, che da qualche giorno si è trasformata in un grande cantiere all’aperto, venendo così necessariamente chiusa ai suoi fedeli per un periodo di tempo ancora indefinito. Sì, perché i quasi mille anni di storia della chiesa si fanno sentire ed ora la struttura sacra necessita urgentemente di un completo e profondo restauro.

In particolare, si tratta di un intervento molto articolato e programmato fino alle fondamenta dell’edificio, con un’accurata ristrutturzione delle facciate, restauri di affreschi e un ingente ammodernamento per quanto riguarda l’impiantistica.

La chiesa dedicata a San Michele, dalla quale prende anche il nome, è frequentata in particolare modo dai fedeli di lingua italiana. Fu costruita proprio a fianco del Duomo e brilla nella città proprio per la spettacolarità dei suoi affreschi e dei suoi interni, oggi ricoperti attentamente da teli da cantiere.

L’intervento comporta una spesa ingente che si aggira attorno al milione e 300 mila euro, una somma finanziata dalla Provincia, dal Comune di Bressanone e dall’intervento di alcune banche e istituzioni locali. Il progetto che guida questi lavori riguarda tutta la sezione dell’altare, ma anche alcuni degli spazi comuni, nonché la parte muraria e molte delle componenti ornamentali.

Il coordinatore dell’importante restauro è Josef “Sepp” Kirchler, il quale si occupa nel progetto, volto in primis ad assicurare molta luce e comodità ai fedeli che frequentano la chiesa.

I lavori sono attentamente supervisionati dalla Sovrintendenza provinciale ai beni culturali e, in questo lungo periodo di lavori, le messe vengono celebrate nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù in via Mercato Vecchio.

I lavori riguardano i sette altari di cui è composta la parrocchiale di San Michele e il campanile eretto nel corso del Quattrocento e noto come Torre Bianca, eretta nel XV secolo. La chiesa, di origine romanica e risalente all’XI secolo, venne rivista in stile barocco nel corso del Settecento con affreschi del viennese Josef Hautzinger, discepolo di Paul Troger, e di Francesco Unterberger di Cavalese.

E proprio a queste opere d’arte, oltre che alla struttura muraria, sono indirizzati i lavori di restauro, con la pulizia di ogni singola opera, da riportare al suo originario splendore. Si provvederà quindi ad un nuovo allestimento dell’area presbiteriale, allestita e decorata con mobilio liturgico, altare, ambone.

È prevista anche la realizzazione di un nuovo sistema di riscaldamento per evitare di danneggiare le pareti e le statue e migliorare l’efficacia dell’impianto. E, ancora, ecco l’introduzione di nuovi impianti di illuminazione e acustico, oltre al rifacimento dell’impianto elettrico. Saranno infine montate delle cappe aspiranti sopra le candele votive.

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