I vigili: «Ferrotel, pronti allo sgombero»

Il proprietario sarà obbligato a chiudere gli accessi allo stabile. Senzatetto e disperati dovranno trovarsi un altro riparo


di Alan Conti


BOLZANO. È la conseguenza più logica di una situazione insostenibile. L’ex albergo per ferrovieri “Ferrotel” al civico 36 di via Macello sarà sgomberato a giorni e nuovamente sigillato. Onestamente è l’unica soluzione che si possa trovare al momento e la reattività del nucleo di polizia di prossimità in seno alla municipale è di quelle rassicuranti. La tenente Nives Fedel, infatti, si è già attivata.

«Al proprietario era stato chiesto di chiudere tutti i varchi dell’edificio e mettere in atto tutte le misure necessarie ad evitare l’ingresso nell’immobile». Ostacoli facilmente dribblati da un nutrito numero di disperati e senzatetto. «Vero, anche se tutto è stato fatto come richiesto. Ora, però, mi occuperò di emettere un’ordinanza di messa in sicurezza che ripristinerà le condizioni di invalicabilità precedenti». Quindi il privato dovrà garantirne la chiusura ermetica ma prima, ovviamente, si provvederà allo sgombero degli spazi totalmente invivibili descritti nel reportage dell’Alto Adige di ieri.

Chiudere porte e finestre, comunque, sarebbe poco più che nascondere la polvere sotto il tappeto se non si comincia a capire quale possa essere davvero il futuro di quell’area. Nessuna fonte ufficiale rivela gli esatti estremi della proprietà (dovrebbe trattarsi di un’azienda con sede a Milano), ma i progetti su quel luogo sono piuttosto chiari. Al posto del Ferrotel, infatti, sorgeranno due torri residenziali con una porzione per il terziario: almeno questo prevede il piano d’attuazione comunale e il progetto approvati con relativa concessione edilizia. Già a fine gennaio si dovrebbe procedere con la demolizione.

Nel frattempo comincia a delinearsi il contesto ai limiti dell’incredibile in cui vivevano e vivono gli occupanti dell’ex albergo. I nove clandestini individuati dalla polizia l’altro giorno sono tutti “scollegati” tra loro e non hanno alcun tipo di connessione con gruppi legati alla microdelinquenza della città. Semplici disperati senza un soldo, senza un tetto e senza una prospettiva. Sui social network alcuni profili nazionali hanno rimbalzato la richiesta dello sgombero immediato denunciando l’occupazione abusiva di profughi (in realtà sono clandestini) nell’albergo (in realtà è più un ex dormitorio). Sono sempre gli agenti della questura a monitorare con una certa frequenza la zona anche sul fronte droga e, al di là di pochi quantitativi per uso personale, mai nell’area Ferrotel si è registrata attività di spaccio. Nessun riscontro nemmeno per le risse: al massimo qualche litigata. La Polfer, invece, ha perso ogni competenza dal momento che l’immobile è passato in mano privata. Restano, comunque, condizioni igieniche e sociali insostenibili che meritano una riflessione. «Sono luoghi su cui dobbiamo concentrare molte delle nostre attenzioni - le parole dell’assessore comunale Luigi Gallo - perchè raccolgono della disperazione. Situazioni al limite che non fanno piacere ai residenti, ai cittadini ma nemmeno a chi in quelle stanze orribili ci vive».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità