Il Ca' de Bezzi rinasce con una maxiteca di acciaio e cristallo


Valeria Frangipane


BOLZANO. Passanti incuriositi e col naso all'insù, in via Andreas Hofer, per guardare l'insolita maxiteca di ferro, acciaio, cristallo e scale che fa parte del nuovo Cà de Bezzi. Così Bobo Widmann, proprietario del locale: «Mi auguro che piaccia. Tutta trasparenze, tavoli a vista e scale chiocciola interne... la trovo originale. Spero di riuscire ad aprire la nuova locanda ampliata e valorizzata per la fine di aprile, l'inizio di maggio». Insomma l'osteria si prepara una primavera-estate in grande spolvero.

Chi ha lavorato al progetto? «Gli architetti Kerschbaumer e Mariani». Il titolare ci ha messo del suo ed ha dato qualche suggerimento. «Sì è vero. Volevo che questa zona che è artigianale per vocazione, basti pensare a via Bottai, via Conciapelli, via Argentieri... ritrovasse la sua anima che era andata persa e così è stato. Dentro la maxiteca sistemeremo dei tavolini dove gli ospiti potranno sedersi e mangiare e creeremo anche un birrificio a vista sul modello di quel che c'è già all'Hopfen & Co. di Piazza Erbe».

Widmann punta a far scorrere la birra direttamente dalla cantina alla spina del banco ed a proporre menù a base di birra: dalla zuppa del birraiolo alla pasta di luppolo e ancora canederli alla birra e sorbetto di birra fatto in casa. La più antica osteria della città con seicento anni di storia alle spalle, nella quale si racconta abbiano soggiornato Goethe e Casanova, tra poche settimane cambia volto. È giunta quasi al termine - infatti - la riqualificazione dell'intera area (con l'abbattimento di un caseggiato bombardato e mai risistemato che si trovava alle spalle del Ca' de Bezzi) che era in stato di completo abbandono ormai da decenni.

L'intervento non ha interessato il palazzo che ospita il ristorante Ca'de Bezzi, perché il complesso è sotto tutela ma attorno al locale, storico punto di ritrovo per bolzanini e turisti a caccia del posto tipico, è cambiato tutto. Registi dell'intera operazione insieme a Widmann, il gruppo Podini. «Nel quadrilatero tra via Cavour, via Weggenstein e via Hofer, in mezzo a palazzi pregiati, c'erano depositi dismessi, magazzini inutilizzati, strutture abbandonate ormai da anni. La loro demolizione ci ha consentito di ampliare il cortile interno di Ca'de Bezzi dove una volta c'era uno spazio chiuso da un portone che veniva usato come parcheggio e dove adesso stiamo per realizzare uno spazio interno anche con degli alberi. Nel "nuovo" cortile apriremo infatti una veranda-giardino che sarà uno spazio in più per il locale».

E Widmann sistemerà una barriera antirumore, per prevenire le possibili proteste di chi abita nel condominio a fianco. Al posto delle cubature dismesse ed abbattute è stato realizzato anche un nuovo caseggiato all'angolo via Cavour-vicolo Ca'de Bezzi. «Ne abbiamo previsti ventotto - spiega Alex Podini - e sono tutti di alta qualità. Abbiamo già parecchie richieste perché la zona è di quelle di pregio». Sottoterra anche un'ottantina di garage.

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