Il commosso addio a Danilo Bosin, il “proffe” hippy

Bolzano. La pittura, la musicala sua chitarra e un’altra miriade di interessi. Danilo Bosin era tutto questo e molto altro. Danilo, per anni collaboratore all’integrazione in diversi istituti...



Bolzano. La pittura, la musicala sua chitarra e un’altra miriade di interessi. Danilo Bosin era tutto questo e molto altro. Danilo, per anni collaboratore all’integrazione in diversi istituti cittadini (ma era stato anche professore di ginnastica), aveva compiuto 66 anni il 20 dicembre e se n’è andato nei giorni scorsi, lasciando sgomenti familiari e colleghi. Quei colleghi che, all’istituto Claudia de Medici, l’avevano salutato lo scorso primo ottobre, quando Danilo aveva salutato i colleghi per godersi la meritata pensione. Bianchi capelli lunghi legati in una coda, l’aria da hippy e l’umanità di chi ha trascorso tanti anni al fianco di ragazzi disabili, con la passione e la dedizione di chi ama il proprio lavoro, di chi lo fa con il cuore. In ogni istante. Danilo era un uomo capace di stare in compagnia, di divertirsi, di suonare la sua chitarra, ma era anche un uomo che amava la solitudine. Quello stare solo con se stesso che gli consentiva di coltivare i suoi interessi. Ora che non aveva più impegni di lavoro, avrebbe avuto tutto il tempo, ma il destino ha voluto altrimenti. A lui, i colleghi rivolgono un commosso saluto.













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