Il Cristo “pop” di Lardschneider veglia sull’intera Gardena

Sistemato sul Piz miara a 2960 metri di quota, portato in vetta con l’elicottero



Da domenica 12 agosto, un nuovo Cristo crocefisso, opera del giovane scultore di Selva Ivan Lardschneider, è tornato a fare bella mostra di sè sulla vetta del Piz Miara, a 2960 metri di quota, quasi a voler abbracciare e proteggere l’intera val Gardena.

Dopo che nella primavera del 2011, il crocefisso che dominava ormai da 50 anni la vetta della montagna sopra Selva Gardena, aveva dovuto cedere all’usura del tempo, subito l’Associazione giovanile di Selva Gardena, si è messa al lavoro per reperire dei volontari e del mecenati, col cui aiuto riuscire a di riposizionare la Croce ed il Cristo in vetta alla montagna gardenese.

Li hanno trovati in Ivan Lardschneider, giovane scultore di Selva, nonchè nel carpentiere Carletto Demetz ed anche in Roland Demetz, ex sindaco di Selva e oggi responsabile della ditta Demaclenko, che ha fornito tiranti e materiale di ancoraggio del manufatto.

Già lo scorso 15 luglio, ad opera conclusa, nel corso di una santa messa celebrata a Selva Gardena la croce ed il Cristo hanno ricevuto la benedizione ecclesiastica, ma si sono dovute attender comunque ancora alcune settimane prima di ottenere le condizioni climatiche ideali per il non facile riposizionamento della croce in vetta.

Grazie all’aiuto dell’elicottero della ditta Elikos, con Gabriel Kostner ai comandi, che ha dovuto compiere più voli per issare in vetta la croce e l’intero materiale necessario, e grazie anche all’aiuto dei volontari della Lia da Mont de Gherdeina e dei vigili del fuoco di Selva, il lavoro è stato posizionato con successo alla presenza di Ivan Lardschneider, autore della scultura, di Carletto Senoner, che ha realizzato la croce e di Roland Demetz, che ha fornito il restante materiale.

Nell’occasione, sia il lavoro come pure i materiali e le attrezzature necessarie, elicottero compreso, sono state fornite o messe a disposizione a titolo gratuito da tutti coloro che sono stati coinvolti nell’iniziativa a testimoniare ancora una volta la fede, l’unione e la solidarietà delle genti di montagna in un’iniziativa che ha riscosso l’interesse e l’approvazione dell’intera popolazione di Selva e anche dei suoi ospiti più affezionati. (adp)













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