Il dottor Girardi domani sarà sospeso (senza stipendio) 

Il provvedimento è obbligatorio in caso di arresto. La difesa però nega che vi sia stato un tentativo di influenzare i testimoni e cioè i genitori dei piccoli circoncisi a spese del servizio sanitario pubblico (certificando false patologie). Molti hanno confermato di aver pagato “in nero”


Mario Bertoldi


Bolzano. L’avvocato Beniamino Migliucci spera di ottenere già mercoledì prossimo, in occasione dell’udienza di garanzia, la revoca della custodia cautelare agli arresti domiciliari del dottor Paolo Girardi, il chirurgo pediatrico sotto inchiesta per truffa aggravata (ai danni dell’Asl), falsità ideologica e peculato. Come noto il provvedimento è stato disposto dal giudice Walter Pelino su richiesta della Procura della Repubblica a tutela delle indagini ancora in corso dopo la segnalazione che lo stesso indagato avrebbe più volte tentato di contattare alcuni genitori dei bambini della comunità islamica sottoposti a circoncisione rituale a spese del servizio sanitario pubblico. La Procura ritiene che il medico indagato (che avrebbe incassato “in nero” privatamente sino a 400 euro per ogni bambino circonciso) abbia palesemente tentato di indurre i genitori dei piccoli a non raccontare tutta la verità, inquinando così il contesto probatorio. L’avvocato Migliucci ritiene al contrario che la misura non fosse assolutamente necessaria in quanto «non attuale nè concreta» per il semplice motivo che non vi sarebbe stato alcun reale pericolo per la genuinità delle prove raccolte dagli inquirenti. Sarà lo stesso giudice Pelino a stabilire, come detto mercoledì, se la misura potrà essere subito revocata. Molto dipenderà anche dall’atteggiamento processuale del dottor Girardi che potrebbe anche decidere di ammettere le proprie responsabilità chiudendo subito il caso con una richiesta di patteggiamento. Nel frattempo però il medico del San Maurizio dovrà anche fare i conti con gli effetti della sospensione dal servizio che inevitabilmente scatterà a partire da domani, con decorrenza retroattiva a venerdì scorso, quando il medico è stato posto agli arresti. Per domani mattina alle 9 Marco Cappello, direttore della Ripartizione legale e affari generali dell’Asl, ha convocato d’urgenza la commissione disciplina di cui è coordinatore. Oltre al dottor Cappello, fanno parte dell’organismo anche la dottoressa Evelin Reinstaller (dirigente di Merano) e Stefan Dejaco (dirigente di Brunico). Si tratta di un passaggio formale perchè il destino del chirurgo pediatrico sotto inchiesta è già deciso sulla base di quanto prevedono le disposizioni in vigore cioè la legge provinciale 6/2015 ed il regolamento disciplinare approvato con delibera del direttore generale nel 2017 (all’epoca in carica c’era il dottor Thomas Schael). In base a quanto prevede la normativa in vigore , dunque, il dottor Paolo Girardi domani mattina sarà sospeso dal servizio, con sospensione immediata anche della retribuzione. In questo caso si tratta di un automatismo in quanto l’indagato è in arresto. Se nell’udienza di mercoledì prossimo la custodia cautelare dovesse essere revocata dal giudice, la commissione di disciplina dovrà riunirsi nuovamente in tempi rapidi per decidere se confermare o meno la sospensione dal lavoro. In quel caso sarà una decisione più discrezionale in quanto il provvedimento non sarebbe più conseguenza di un automatismo previsto per lesse. Per confermare la sospensione, infatti, la commissione dovrà valutare la sussistenza di alcuni presupposti tra cui una condotta penalmente rilevante del medico sotto inchiesta in grado di essere causa di licenziamento. A quel punto il medico rimarrebbe sospeso (e senza stipendio) in attesa della conclusione dell’inchiesta penale e della relativa sentenza. Il punto di svolta dell’indagine è dunque mercoledì anche perchè si potrà capire se il dottor Girardi intenda difendersi contestando le accuse o decida di ammettere tentando di limitare gli effetti di una sentenza di condanna.













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