Il Lagrein, da moda a fenomeno di culto 

Alla Fiera Hotel premiati i tre campioni 2018 nella produzione del vino autoctono più conosciuto


di Angelo Carrillo


BOLZANO. Da moda a fenomeno di culto. Il vino autoctono e più conosciuto dell’Alto Adige ha anche quest’anno i suoi campioni. Sono stati annunciati ieri, infatti i tre vincitori dell’annuale concorso organizzato in occasione della Fiera Hotel di Bolzano: Tasting Lagrein.

Tre vicitori che più diversi non si potrebbe. Nella categoria “Miglior Lagrein” a trionfare è stato il Lagrein Gries 2017 della cantina Egger-Ramer, espressione fiera del magnifico terroir di Gries, zona tradizionale del Lagrein della conca di Bolzano, nell’interpretazione di una storica azienda familiare. Per il “Miglior Lagrein Riserva” si aggiudica il primo premio una tenuta già piazzatasi sul gradino più alto del podio per ben tre volte in passato, anche se non sempre in questa categoria: si tratta dell’azienda Loacker con il suo Lagrein Riserva Gran Lareyn 2015, campione di complessa personalità e di grande struttura. Un grande vino frutto di pratiche colturali biodinamiche che testimoniano come dei progressi fatti da questa particolare categoria di vini. Infine nella categoria “Miglior Lagrein Rosato (Kretzer)” vince il Lagrein Kretzer 2017 di Larcherhof, un vino esemplare per immediatezza e bevibilità con assieme un encomiabile senso di autenticità. I 13 vini finalisti del premio, tra cui i primi classificati nelle tre categorie, saranno protagonisti della “Lagrein Experience”, che va in scena oggi a Bolzano. I tre vincitori saranno quest’anno proposti in una vetrina d’eccezione. Saranno infatti disponibili in degustazione, insieme agli altri dieci finalisti, per tutta la giornata di giovedì 18 ottobre nella cornice di Lagrein Experience, nei padiglioni di Fiera Bolzano. Una giornata da non perdere per tutti gli appassionati di questo storico vitigno altoatesino, con momenti di approfondimento, cooking show e degustazioni. Il Lagrein è un vitigno affascinante, il più antico fra quelli storicamente documentati e tuttora coltivati in Alto Adige. Una varietà capace di rivelarsi per diversi profili e per distinti caratteri. Capace di generare rossi corposi e robusti, oppure fruttati, tondi e vellutati, ma anche di produrre vini rosati di stuzzicante freschezza e bevibilità. Tre declinazioni dalla forte identità che, come da tradizione, sono al centro di ‘TastingLagrein’, il premio organizzato in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige che incorona le migliori etichette nelle categorie Lagrein, Lagrein Riserva e Lagrein Rosato (noto in Alto Adige come “Kretzer”). Quest’anno sono state ben 38 le aziende del territorio che hanno aderito all’iniziativa, per un totale di 77etichette in lizza. “È stato un onore presiedere la giuria del concorso dedicato al Lagrein, uno dei vitigni autoctoni italiani emergenti sui mercati internazionali. Una prova del suo successo sta anche nel fatto che l’anno scorso è stato inserito tra i 36 vini da riconoscere nel temutissimo esame dell’Institute of Masters of Wine.” – commenta il Presidente di giuria Alessandro Torcoli, editore della celebre rivista dedicata al vino Civiltà del Bere – Colpisce sempre la plasticità del vitigno, la capacità di accordarsi su tonalità differenti a seconda del suo interprete, e se il vincitore è senz’altro quello che ci è mediamente piaciuto di più, ciò non significa che gli altri sul podio siano da meno. Sono solo diversi”.

Nel corso di Lagrein Experiece oltre a interventi di alto livello che ne racconteranno le affascinanti sfaccettature, si potranno assaggiare i piatti di tre cuochi giovani e di talento di Bolzano e d’intorni che prepareranno tre golosi e fantasiosi piatti cui verranno abbinati i vini vincitori. Marc Bernardi, Mattia Baroni e Danny D’Ambra . Tre talenti per un vino dal talento altrettanto antico anche se molto più antico.

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