Il M5S: «Consulenze d’oro per informatizzare l’Asl»

Il consigliere Paul Köllensperger: «Scelte e incarichi che considero pasticciati» E intanto la nomina di Wegher alla direzione amministrativa resta sospesa



BOLZANO. Mentre l'Asl accelera sull'informatizzazione che è in ritardo (pensiamo alla cartella clinica) e ringrazia la Provincia dei finanziamenti (al momento 60 milioni destinati a crescere), il consigliere provinciale del M5S - Paul Köllensperger - lancia dal suo profilo Fb accuse molto pesanti. «La Saim» (società informatica medica) - scrive il consigliere - «è l'azienda che dal 2004 ad oggi non è riuscita a informatizzare la sanità, e che ora come "premio" riceverà in tre anni 60 milioni per un nuovo tentativo, che sarà messo a punto dal suo socio - fornitore “Insiel Mercato” senza necessità di gara d'appalto. Decisione da me contestata - precisa Köllensperger - perchè i nostri cugini trentini disponevano di una cartella clinica ottima e ben rodata. Per ironia della sorte, tale sistema è stato fatto da una ditta di nome Gpi, che nel frattempo si è comprata la “Insiel Mercato”. L'incarico di informatizzare la sanità è andato alla Saim anche e soprattutto grazie alla consulenza di due esperti "indipendenti", Massimo Mangia e Paolo Locatelli, che hanno escluso il riuso del sistema trentino. Mi era stato garantito che fossero tutti “super partes”, anche perché non avrebbero avuto altri incarichi dall'Azienda. Ma invece risulta che Federsanità - con Mangia responsabile e-health della società - abbia avuto subito dopo altri 90.000 euro per la consulenza. E quando leggo che il direttore dell’Asl - Thomas Schael - dichiara che per la guida della Saim, e per spendere i 60 milioni di budget per l'informatica, "serve qualcuno che capisca di informatica, di sanità e di diritto", mi viene il sospetto che stia pensando proprio a Mangia». Quindi Köllensperger avanza uno scenario che ritiene essere molto credibile ma che adesso rischia di saltare. «Enrico Wegher dalla presidenza di Saim passa a fare il direttore amministrativo, Mangia da consulente sul sistema di informatizzazione passa alla presidenza della Saim con Schael che controlla e Steindler - ceo di Insiel Mercato, socio di Saim e fornitore del sistema da 60 milioni - che esegue ed emette le fatture a Saim, che Mangia rifattura all'Asl, che alla fine paga Wegher, il suo predecessore. Peccato che se salta Wegher, il walzer non funziona più». La nomina di Wegher per il consigliere grillino è l’ennesimo brutto pasticcio delle nomine Asl. Succede infatti che Wegher, già coordinatore amministrativo del Comprensorio di Bolzano, rischi di essere sostituito. Wegher, designato a dicembre come futuro direttore amministrativo del Comprensorio di Bolzano, resta a tutt’oggi sospeso. L'Asl ritarda ad insediarlo perché è ancora in carica come presidente Saim questione che risulta incompatibile con la nuova carica. Ed è stato proprio Köllensperger a sollevare l’incompatibilità: «Chi negli ultimi due anni ha ricoperto il ruolo di presidente Saim non può essere nominato in direzione amministrativa». La Stocker gli ha risposto che che «sono in corso indagini dettagliate». Il direttore generale Schael - intanto per non avere problemi - ha chiesto in questi giorni un parere all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), atteso a breve.













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